Prima della Fest Noz di Capodanno, il programma prevedeva per il 31 dicembre un giorno libero per visitare la città di Quimper. Siccome in parte l'avevo già visitata nelle sere precedenti, non ero troppo sicuro di dove andare, finché un acquazzone improvviso non mi ha costretto a cercare rifugio proprio nel Museo Bretone.
Ho deciso quindi di fare di necessità virtù visitando il museo, e ne ho avuto buoni frutti: la visita mi ha infatti permesso di confrontare la protostoria bretone con le conoscenze acquisite durante i miei precedenti viaggi in Gran Bretagna e Irlanda, e persino con qualcosa di molto più vicino a casa di cui avevo parlato in uno dei miei primissimi articoli.
La prima cosa che vedo all'ingresso è questa stele bifronte.
Si ritiene che le due facce, scolpite su lati opposti, volessero guardare contemporaneamente al passato e al futuro, e forse lo fanno: la stele sembra una lontana parente delle Pietre di Carnac, ma in essa si intravede l'inizio dell'arte celtica del periodo successivo.
Questo Torque, che risale alla tarda Età del Bronzo, è un tipico ornamento del mondo celtico, ed era diffuso in tutte le terre abitate dai Celti compresa la Gallia Cisalpina. La fattura di questo particolare oggetto ricorda i suoi omologhi in Irlanda. Oggetti simili ritrovati in Lombardia risalgono invece alla Prima Età del Ferro, dai tre ai cinque secoli dopo e hanno uno stile leggermente diverso.
Anche questi mini-torque risalgono all'Età del Bronzo, secoli prima di Hallstatt e qualche migliaio di chilometri più a nord/nordovest. Potevano essere forse dei bracciali, oppure è possibile che fossero usati come moneta tra i vari regni tribali Celti prima dell'arrivo dei Romani. (NOTA: il termine "tribù" non va inteso nel senso moderno. Le tribù celtiche erano delle entità proto-statali che costituivano piccole nazioni interdipendenti, simili ai "regni" della Grecia Micenea citati nell'Iliade, o ai moderni cantoni svizzeri).
Le monete hanno disegni simili, nello stile se non nel soggetto, a quelle trovate in Brianza, ma a differenza dei torques risalgono ad un periodo molto più tardo. La comparsa delle monete sembra seguire un percorso opposto rispetto alla diffusione dei gioielli, procedendo di pari passo con l'espansione Romana, dal Mediterraneo all'Atlantico.
Se accettiamo di applicare ai gioielli dell'Età del Bronzo un criterio simile alle monete del periodo romano, dovremmo forse rivedere le nostre teorie sull'origine e l'espansione dei Celti.
La ricerca continua.
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