Insubria di Tenebra

La rubrica Insubria di Tenebra, da ora in avanti, sarà una parte del mio blog dedicata espressamente ai Giochi di Ruolo dal Vivo (L.A.R.P.) ambientati nel Mondo di Tenebra, cioè in questo momento al solo LIVE di Aeterna Nox, sebbene non escludo più avanti di estenderlo alla Vecchia Cronaca di Pavia e al Live di Tradate.
Per ora mi limiterò a parlare solo delle sessioni di gioco, con relative intersessioni, a cui parteciperò direttamente.
Gli interventi saranno divisi in IG (in gioco) scritti dal punto di vista del mio personaggio (Corvo Lunanera del Clan Gangrel) e FG (fuori gioco), in cui esporrò le mie impressioni sul Live.

Gli altri giocatori sono invitati, senza alcun obbligo, a intervenire con commenti, proposte o con la loro versione dei fatti.
L'invito é esteso anche ai Master e ai PNG.



INTRODUZIONE ALLA CAMPAGNA AETERNA NOX 
(cit.)
Iago il Grande, Cardinale assoluto d'Italia, forte della sua potenza cominciò ad essere meno presente, lasciando come al solito il potere ai molti sabbatici.
Lealista convinto, cominciò a perdere il suo smalto di conquistatore delle masse, molti ormai pensavano all'Italia come a un dominio della Spada di Caino... 
...la Camarilla però aveva ancora frecce al suo arco, Giuseppe Visconti era solo un giovane che era diventato forte subito, non aveva la stoffa per gestire una città così importante, mentre Augusto Doria Pamphili aveva le conoscenze giuste e l'interesse che il Clan dei Re prendesse il potere a Milano, la capitale dell'economia italiana.
La Camarilla quindi intervenne in massa con in testa l'Arconte Corrado della Torre, del Clan Ventrue, che giunse nel Principato il 10 ottobre 2013, per riprendere ciò che un tempo gli fu tolto dai Visconti. 
L'assedio durò parecchie notti, la guerra si svolgeva anche di giorno, tutti i rifugi dei membri della Spada venivano attaccati, forse i membri della Torre d'Avorio sapevano esattamente dove colpire? 
Tutto si concluse quando finalmente Milano fu di nuovo Camarillica.
La Camarilla aveva vinto: era il momento di rinascere...



INTERSESSIONE DEL 1 OTTOBRE 2014 
Nox, Milano

FG: Mi é stato fatto notare che, un diario scritto da un vampiro, potrebbe rischiare di infrangere la Masquerade, perché, se qualcuno lo trovasse, scoprirebbe anche dell'esistenza dei vampiri.
Per questo motivo mi é stato suggerito che Corvo Lunanera dovrebbe scrivere le sue impressioni in codice, ad esempio usando "Fratelli" invece di "Vampiri", "Pazzi" quando si riferisce ai Malkavian, "Bestie" al posto di Gangrel.
Questa é certamente una possibilità, ma non la trovo coerente con il personaggio.
Pensavo piuttosto di sfruttare il punto di Esoterismo che ho sulla scheda come nota di background, introducendo la nozione che il diario di Corvo é scritto usando l'Alfabeto Tebano.
Il mio ragionamento é che, nel Mondo di Tenebra, chi possiede abbastanza conoscenze esoteriche da leggere un intero testo in Tebano (o in qualunque altro alfabeto a discrezione del Master) sarà probabilmente già al corrente dell'esistenza dei vampiri.
I paragrafi contrassegnati come IG quindi, si intendono scritti in Tebano.

IG: Questa notte non ho ancora avuto il tempo di nutrirmi. Appena uscito dal Rifugio,  un grosso fuoristrada nero, di quelli che usano gli umani con un forte bisogno di compensazione, mi si ferma vicino.
Gli artigli scattano prima che abbia il tempo di accorgermene, ma rientrano subito: conosco l'uomo, o meglio il vampiro, dietro al volante.
É Volperossa, uno del mio clan.
Lui si fa chiamare "Generale Volperossa", e non perde occasione di correggermi ogni volta che dimentico di rivolgermi a lui con il suo grado.
Questo suo atteggiamento, più che irritarmi, mi fa... sorridere.
Mi vengono in mente le parole dette da uno di noi: "Io ho comandato eserciti prima che voi nasceste".
Non ricordo quale fosse il nome di quel vampiro, ma doveva essere uno importante, forse un Ventrue.
–Dove andiamo?– chiedo.
Lui non risponde.
Poco dopo ci fermiamo per raccogliere altri due: il Primogene in persona, e suo figlio.
–Dov'é la ragazza?– qualcuno mi chiede.
–Cos'é, una riunione di clan?– rispondo.
Il Primogene mi guarda malissimo.
–Andiamo a caccia di Lupini– abbaia con quel suo fastidioso accento –ci serve tutto il clan.
Dove.
É.
La.
Ragazza?
Guardo di sbieco il Generale: –Gira alla prossima.
Seguiamo strade sempre più tortuose, fino ad arrivare nel fitto di un bosco.
Dico loro dove fermarsi e scendo.
Lancio un urlo che farebbe gelare il sangue a qualunque umano, se ce ne fossero nelle vicinanze.
Uccelli e animali fuggono.
Una figura emerge dalla terra come un nuotatore emergerebbe da una piscina, poi si mette a quattro zampe e mi si avvicina.
Uno degli altri le getta un osso, il figlio del Primogene ride.
Lo ignoro, e mi concentro per riportare la sua parte umana in superficie.
La facciamo salire in macchina, ma non c'é verso che stia su un sedile; alla fine si acciambella nel portabagagli.
Ho fame, maledizione.
–Adesso, me lo dici dove andiamo? Generale?– ringhio mentre la macchina riparte.
Mi risponde il Primogene.
–Parco di Rozzano. Gira voce che alcuni umani siano stati attaccati da un lupo nei pressi di Cascina Vione.
Dal bagagliaio arriva la voce di Barbra.
Ci informa di aver parlato con i Malkavi. Cosa vogliono da noi quei fuori di testa? Dice che propongono un'alleanza, e chiedono la nostra protezione. Protezione da che? Barbra non lo sa.
Arrivati a Cascina Vione, lasciamo la macchina in un parcheggio ai limiti del parco. I lampioni sono accesi, e tra i sentieri ci sono ancora troppi umani che potrebbero notare la strana andatura di Barbra.
Se qualcuno lo fa però, nessuno lo dà a vedere.
Ci allontaniamo dai lampioni, usando la nostra Vista per vedere al buio.
Occhi rossi brillano nelle tenebre; Barbra e io richiamiamo qualche animale, e chiediamo loro se hanno visto (parole di Barbra) un uomo che sembra un lupo.
Un paio di loro si fanno seguire fino a una cascina, sembra diroccata ma le luci sono accese.
–Coprimi, Generale!
Volperossa tira fuori il suo fucile, mentre faccio un sopralluogo attorno alla casa. Davanti alla porta del retro,vedo una grossa testa di lupo, troppo grossa, in cima a un palo acuminato.
Mi avvicino alla finestra, e vedo qualcuno all'interno.
Intanto, quel genio del figlio del Primogene é andato a suonare il campanello.
Non so come sia successo, ma non più di un quarto d'ora dopo un uomo con due grossi cani a fianco sta parlando con il nostro Primogene (sono contento di non essere io al suo posto).
Il suo nome é Hector, afferma di essere il braccio destro del suo capoclan, un certo Shadowlord.
Accenna a una guerra interna tra Lupini, dice che non vuole grane da noi ed é anche disposto a trattare, ma parlerà solo col Primogene. Il figlio dice qualcosa di inappropriato.
Suo padre lo afferra: –Tu se non stai zitto, stanotte non torni a casa!– sta bluffando naturalmente: neanche lui può distruggere un altro vampiro impunemente.
Hector parla di esperimenti sui licantropi, fatti da vampiri: Progetto Werewolf, lo chiama.
Non riesco a trattenere un ringhio di rabbia, me ne frego di quello che dice il Primogene.
Questo "Progetto Werewolf" porta la firma dei Tremere.
Maledetti!
Volperossa sussurra qualcosa riguardo ai due cani.
Non sono cani.
Uno dei due si avvicina a noi.
Non avevo mai assistito di persona alla trasformazione di un licantropo: non é un bello spettacolo, e non deve essere piacevole neanche per loro.
Per fortuna non ho mangiato.
Persino il figlio del Primogene se la fa sotto.
Davanti a noi ora c'é un uomo, quasi due metri di muscoli, albino, nudo.
Senza dire una parola o preoccuparsi di mettersi qualcosa addosso, ci scorta fuori.
E pensare che, tra i fratelli, noi Gangrel siamo considerati i selvaggi.
Non siamo soli: occhi nella boscaglia ci scrutano.
Tre enormi licantropi ci attaccano.
La nostra guida si trasforma di nuovo, stavolta nella sua forma ibrida, un gigante coperto di pelo bianco con la testa di lupo.
Barbra mormora "Wendigo".
Uno dei tre si avventa contro la nostra guida, gli altri due su di noi.
Il Primogene e i suoi ne affrontano uno, Io e Barbra il suo compagno, un essere dal muso deforme.
Barbra, con un'artigliata, gli deforma anche il resto.
La guardo con un nuovo rispetto: lo ha quasi sventrato con un solo colpo.
Ma i Licantropi sono tosti, e nonostante anche io riesca a portare a segno qualche bel taglio, ci mette un po' a morire.
Il Wendigo spezza le braccia al suo avversario, peccato che gli artigli di quest'ultimo siano conficcati a tal punto nella sua carne che i moncherini spuntano dal suo corpo come rami sanguinanti da un albero.
Con uno sforzo tremendo, anche l'ultimo avversario cade.
Non resisto più: devo nutrirmi.
Mentre la frenesia si impossessa di me, corro via.
FG: in realtà, sono andato via prima della fine dell'intersessione perché il giorno dopo dovevo alzarmi presto; ho cercato di giustificare la cosa con un attacco di Frenesia, anche se da scheda non sarebbe stato richiesto e il Master non abbia detto nulla a riguardo.



SESSIONE LIVE DEL 22 NOVEMBRE 2014
Castello Colleoni, Solza (BG) 


FG: L'ultimo Live di Vampires the Masquerade per la campagna Aeterna Nox, chiude il primo anno di campagna e lega assieme tutte le trame irrisolte prima dell'inizio della prossima stagione, che verrà introdotta da una serie di mini-intersessioni.
Nel frattempo, i giocatori si riuniscono in una fredda notte di novembre, ideale per i non-morti ma terribile per giocare.
Credo che questa notte sia venuto alla luce (sì, beh...) tutto il meglio e tutto il peggio del gioco di ruolo dal vivo.
Ho saltato la cena per venire al live, come molti altri. 
Ma nessuno si é lamentato, anzi tutti hanno apprezzato 
le lasagne.
Vedere delle persone che si ritrovano per giocare ad un Live a tratti é quasi commovente, soprattutto se si tratta di veterani: c'é chi ritrova vecchi amici di campagne passate (Non li vedevo da dieci anni!) c'é chi si scambia aneddoti su vecchi personaggi (al Live Camarilla di Saronno c'era un Toreador di nome Sonny Mirabelli che...) e infine c'é il buffet, necessario, perché per venire al Live molti di noi, tra cui io stesso, hanno saltato la cena.
Dopo esserci adeguatamente "nutriti", si passa al trucco: abbiamo delle truccatrici degne del miglior cinema, che nonostante lo spazio non sempre comodo in cui si trovano a lavorare, e le ovvie restrizioni di budget, sono abilissime nel trasformare il tuo migliore amico in un orrido vampiro assetato di sangue.
Quindi si sbrigano le incombenze tecniche, vengono assegnati i punti dalle sessioni precedenti, aggiornate le schede, spiegati i meccanismi di gioco, presentati i Master e introdotti i PNG (ignorateli per il ora, capirete dopo chi sono) e finalmente, arriva il momento di iniziare.

"Tutti i giocatori fuori dal cancello. 
3- 2-1... In Gioco!"
IG: Attraverso il cancello dell'Eliseo con riluttanza, preferirei affrontare dei Lupini piuttosto che rimettere piede in questo covo di serpi che hanno l'ipocrisia di chiamarsi tra loro "fratelli".
Appena entrato, mi guardo attorno alla ricerca di membri del mio clan, ma non li trovo; vedo solo una folla di gente che si accalca verso la sala del trono.
Mi lascio trascinare dalla corrente, del resto, anche se volessi non potrei evitarlo. Una volta dentro, scorgo il Generale Volperossa, seduto accanto a una parete. Non é la persona che più di ogni altra desidero incontrare in questo momento, ho già visto la sua faccia più  di quanto avrei voluto negli ultimi due mesi, ma é l'unico fin'ora di cui sento di potermi fidare, perciò lo raggiugo.
Barbra non c'é, sarà andata a seppellirsi da qualche parte.
Sono tutti addossati alle pareti, il centro della sala é vuoto.
L'Arconte, in piedi davanti al trono, vuoto anche quello, fa cenno a qualcuno di avvicinarsi. L'ho già visto: ha l'aspetto di un giovane umano ed é vestito in maniera elegante, doppiopetto e cravatta bianca.
"Filippo Edoardo Maria Sforza" dice l'Arconte "Inginocchiati".
"Accetti tu la carica di Principe di Milano, in accordo alle leggi della Camarilla?"
Tutti i vampiri nella sala, me compreso, trattengono il respiro (o lo farebbero se respirassero): dopo essere stata per tanto tempo una terra senza legge, Milano ha di nuovo un Principe.
Non so se esserne felice o no, ma di certo é un evento storico.
"Accetto" risponde il nuovo principe, e l'Arconte si fa da parte.
"Siediti sul trono che ti appartiene".
Una volta eletto, il nuovo principe si prende immediatamente la briga di nominare i membri della Corte.
Non perde tempo, e questo mi piace.
Del resto, con tante minacce che incombono sul nuovo Principato di Milano, é la politica migliore; il Principe é stato scelto bene.
Riccardo Martinetti del clan Gangrel, (il figlio del Primogene) viene nominato sceriffo, Volperossa storce il naso, ma io sono contento che la sicurezza dell'Eliseo sia affidata a uno del nostro clan, anche se non il più sveglio.
Gabriel Nova, un Tremere diventa Custode dell'Eliseo, e questo non mi piace.
Zinzula del clan Nosferatu viene chiamato subito dopo per il ruolo di Siniscalco.
Non conosco Zinzula, ma i Nosferatu sono nostri alleati, bene.
Infine, un certo Samuel Shultz viene nominato Arpia.
Ora che la corte é al completo, vengono nominati gli scudieri, uno per ciascun clan. Volperossa diventa lo scudiero Gangrel; di questo passo resterò l'unico del mio clan senza una carica, ma non mi dispiace. Che i calci nei denti se li prendano loro.
Su invito del Principe, lo sceriffo legge a voce alta la Lex Camarillica, in modo che non ci siano dubbi, ma un idiota azzimato lo interrompe per qualche precisazione sul testo latino. Chissà chi é.
Terminata la lettura, il principe lancia una Caccia di Sangue contro un certo Livio del clan Bruja, ex sceriffo, e finalmente, invita gli ospiti a presentarsi (e a firmare un registro, burocrazia del principato, bah).
Noto con piacere l'arrivo di un altro del mio clan. Non ho capito bene il suo nome o il suo accento, ma mi pare che venga dalla Scozia.
Anche il Primogene é soddisfatto: con lui, il nostro clan conta sei membri nel Principato, ancora troppo pochi, ma abbastanza per guardarsi le spalle.
Un losco figuro si presenta come un Assamita. Un Assamita? Qui? Questa notte prenderà una brutta piega.
Il principe e la corte si riuniscono a porte chiuse, tutti gli altri sono invitati a uscire.
Una volta fuori, ne approfitto per fare due chiacchiere col Primogene e con lo Scozzese, anche Volperossa si unisce a noi.
Parliamo dei Lupini e del nuovo sceriffo, della situazione del clan, di nemici e alleati.
Devo ammettere che il Primogene sa il fatto suo, ho sbagliato a sottovalutarlo. Non possiamo parlare a lungo però, perché il Principe lo ha convocato.
L'Assamita osserva tutti con aria torva.
Rimasto solo, decido di mescolarmi agli altri, so che i Malkavi si sono alleati con noi di recente. Non mi tranquillizza gran che avere quei matti dalla nostra parte (l'altra volta c'era una ragazzina che parlava con la sua bambola, pittoresco) e comunque non ne vedo in giro.
Finalmente riesco a trovare il loro Primogene, che scopro essere l'idiota azzimato di prima, un tale Professor Vinciguerra che mi sfinisce parlando di cose completamente inutili.
Gli chiedo cosa pensa di fare un professore nel caso i sabbatici attaccassero di nuovo.
"Pensavo di scrivere un trattato sull'argomento" mi risponde.
Sì, certo, non vedo l'ora di leggerlo.
Intanto, Volperossa mi sta cercando, approfitto del fatto che il professore si concentra su di lui per sgattaiolare via.
Abbiamo proprio bisogno dell'alleanza con i Malkavi? La ragazzina con la bambola, se non altro, mi faceva tenerezza, questo mi vien voglia di diablerizzarlo dopo cinque minuti che ci parlo assieme.
Di nuovo l'Assamita; faccio appello a tutto il mio coraggio e gli chiedo quali affari lo portino nel Principato.
Mi dice di essere in viaggio, e che sta solo passando dal Principato.
Certo, e io ci credo.
Vedo un crocchio di Tremere e di Giovanni confabulare in un angolo appartato, che non é mai un buon segno.
Prima di rendermene conto, mi ritrovo circondato da gente che non conosco. Ridono, insultano il mio clan, mi osservano come se fossi una qualche attrazione da circo. Una di loro afferma che sarebbe molto divertente vedermi perdere il controllo e liberare la Bestia. Oh, sì, divertente, se non fossimo nell'Eliseo vi farei divertire io! Ma c'é anche un Bruja con loro, e non é il caso di affrontarlo.
Conoscevo un Bruja una volta. Aveva un buon diretto.
Degli altri quattro, una é una serva umana, portata al guinzaglio come un cagnolino, tre sono del clan Toreador, gente antipatica ma di solito non pericolosa.
Ma questi tre, scopro (cioé, me lo sbattono in faccia, giacché da bravi Toreador, non si danno la pena di nascondere niente) appartengono alla Famiglia Farnese.
Il Principe Vampiro Farnese di Parma é venuto qui ad offrire un'alleanza al Principe Vampiro Sforza di Milano, e tanto per non annoiarsi, viene qui e insulta il mio clan (cosa che fa arrabbiare parecchio il Primogene, che protesta col nostro Principe nel momento in cui i Parmensi si presentano di fronte al trono).
Cosa ancora più fastidiosa, oltre al Bruja questi si portano dietro un Setita.
Un Setita e un Assamita nella stessa notte, degli stranieri, ancorché principi, che vengono qui ad offrire un'alleanza in cambio di non si sa bene cosa, questa notte mi piace sempre meno.
Il Principe, dapprima, sembra dello stesso avviso, poi stranamente cambia idea, e tutti gli ospiti, ad eccezione della Corte e dei Primogeni, vengono allontanati di nuovo.
Mi sentirei meno a disagio se ci fosse un altro attacco del Sabbat. 
Un attacco arriva, ma non da parte del Sabbat: una vampira del clan Giovanni, da poco abbracciata, riceve la Morte Ultima per mano, se così si può dire, di fantasmi.
Nessuno lo ha visto succedere, nemmeno il Principe, a cui la cosa é stata riferita dai Tremere e dagli stessi Giovanni, fatto questo che scopro parlando con il Principe in Persona, a cui chiedo, scusandomi per l'irriverenza della mia domanda, se si fida davvero della parola dei Tremere e dei Giovanni, che sarebbero tra l'altro gli unici in grado di evocare dei fantasmi.
"Non dovrei accettare la parola del Custode dell'Eliseo?" risponde il Principe, che però si dichiara impreparato a comandare la difesa contro dei fantasmi.
Naturalmente offro al Principe il mio aiuto, come un suddito leale deve fare, ma se posso affrontare dei Sabbatici o dei Lupini, temo che neppure io sarei in grado di combattere contro dei fantasmi.
Il Principe mi rassicura: ci penseranno i Tremere. I Tremere? Certo, questo mi rassicura.
Mentre un gruppo di Tremere evoca un Cerchio di Protezione attorno all'Eliseo, io confido i miei dubbi allo Scozzese: potrebbero esserci gli stessi Tremere e i Giovanni dietro all'attacco dei fantasmi? Lui lo ritiene possibile, e non esclude che i Giovanni abbiano sacrificato uno dei loro, una pedina, appena abbracciata e dunque insignificante, per dare credibilità ad un finto attacco.
Confidiamo i nostri dubbi anche al Primogene, che però risponde che non basta un sospetto, servono prove.
Volperossa pensa che dietro potrebbero esserci i Parmensi, ma é convinto che i "nostri" Tremere stiano facendo un buon lavoro.
Ingenuo. Non ci sono "nostri" Tremere e "altri" Tremere, ci sono solo Tremere, e non servono nessun altro al di fuori dei Tremere.
Io mi sono fidato di loro una volta, ed é un errore che NON RIPETERÒ.
Nel frattempo, riprende la trattativa con i Parmensi, e il Principe, a sorpresa, sembra disposto ad accettare la loro alleanza.
Ma interviene l'Arpia che, affermando che i Toreador abbiano usato il loro potere di Ascendente per influenzare il Principe, pone il veto ed invita i Farnese e il loro seguito a lasciare la sala.
Loro negano, ma nemmeno il Principe può opporsi a una decisione dell'Arpia, perciò lasciano comunque l'Eliseo, "In attesa di essere richiamati" (parole loro).
Il Principe congeda tutti: anche questa Lunga Notte é giunta alla fine.
FG: Come ho detto, questo live ha visto il meglio del L.A.R.P., ma anche il peggio: per esigenze di trama, buona parte della sessione é stata occupata da riunioni a porte chiuse della Corte, quindi la sala del trono é rimasta off limits per tutti tranne che per alcuni giocatori, che sono stati costretti a giocare nel cortile (dove in breve tempo non era rimasto nessuno, a causa del freddo) o trasferirsi nell'altra sala, dove le trame del live sono state sostituite da non sempre piacevoli chiacchiere da salotto.
Un altro nemico, ben più pericoloso dei sabbatici e ben più insidioso dei Tremere é stata... la porta a vetri.
Nonostante tutto però, il primo anno di Aeterna Nox Live ha raggiunto comunque la sua felice conclusione.
Lunga Notte, e continuate a leggere.


PERSONAGGI E INTERPRETI

la Corte:

Principe Filippo Edoardo Maria Sforza: Vladimir Kalest
Siniscalco Zinzula del clan Nosferatu: Alessandro Monaco
Custode dell'Elisyum  Gabriel Nova del clan Tremere: Roberto Raffaelli
Sceriffo Riccardo Martinetti del clan Gangrel: Igor Comunale
Arpia Samuel Shultz del clan Malkavian: Marco Correngia Ilcorre
Boia Azrael del clan Nosferatu: David Leod

Clan Gangrel:

Primogene Carmelo Orlando: Pietro Colnaghi
Scudiero Generale Volperossa: Francesco Maregalli
Voce Narrante Corvo Lunanera: Alex Hastur

MASTER/NARRATORI DELLA CRONACA AETERNA NOX

Ivan Cavestro
Federico Casati
Riccardo Massara


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