martedì 9 agosto 2022

Lughnasad 2022 - L'area archeologica

La prima sera del Festival di Lughnasad sono andato a dormire alle due per assistere al Rituale degli Antenati, e mi sembra logico, dopo tutto è proprio per gli Antenati che sono venuto a Golasecca.
La parte più impegnativa però sarebbe arrivata solo al mattino del secondo giorno, con la visita alla Necropoli del Monsorino.
Si tratta, con buona probabilità, di uno dei siti archeologici più importanti di tutta l'Insubria, la cui rilevanza è paragonabile, per l'Area Subalpina, a quello che la Valle dei Templi di Agrigento rappresenta per la Magna Grecia e il Mediterraneo.
La Necropoli inoltre è di almeno un paio di secoli più antica della Valle dei Templi, mentre la stessa Cultura di Golasecca risale alla prima Età del Ferro (Circa IX secolo B.C.E.) sebbene  si estenda ben più lontano, sia nello spazio che nel tempo. Essa deriva, infatti, dalla Cultura di Canegrate, che risale all'Età del Bronzo (XIII secolo B.C.E.) e fa parte del vasto complesso culturale di Halstatt (suo contemporaneo).
La zona di Golasecca, Somma Lombardo e Sesto Calende era lo snodo principale delle rotte commerciali che andavano dalla Cornovaglia alla Grecia e dal nord della Germania alle ricche città della Magna Grecia, come Sibari e la stessa Agrigento.
Non è da escludere che fosse proprio da lì che proveniva tutta quella ricchezza, e che se non fosse stato per gli umili vasai di Golasecca, non sarebbero esistite neppure la splendida Sibari e i Templi monumentali di Agrigento.
Nonostante questo, il complesso archeologico mi è sembrato poco valorizzato, specie se paragonato a siti simili che ho avuto la fortuna di visitare in Irlanda, Gran Bretagna e Francia, che sono in indubbia continuità culturale e storica con questa necropoli.
Il sito era difficile da trovare (e non ha aiutato il navigatore satellitare, che per ben due volte mi ha indirizzato non verso l'area archeologica ma davanti al Municipio di Golasecca) arduo da raggiungere (per fortuna non pioveva) e nascosto in mezzo ai boschi, delimitato solo da un recinto e con scarsa protezione per i cerchi di pietre stessi.
Il percorso ad anello lungo cui si snoda la Necropoli almeno, era chiaramente segnato, ma per rintracciarne l'ingresso dalla strada principale (Viale Europa, di fronte alla Spiaggia della Melissa sul Ticino) ho dovuto chiedere ad almeno quattro o cinque persone (ringrazio gli impiegati della biblioteca comunale per la loro disponibilità). 
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venerdì 5 agosto 2022

Lughnasad 2022 - Triplice Cinta Druidica

Appena sono arrivato sul luogo della Festa di Lughnasad, le prime persone che ho incontrato sono stati i membri della Triplice Cinta Druidica. Sono stati anche i primi a riconoscermi, sebbene io ci abbia messo un po' di più.
Infatti, li avevo già incontrati, o almeno la maggior parte di loro, nel mio periodo pre-blog, quando frequentavo i Cerchi Wiccan e Neo-Druidici tra la Lombardia e il Piemonte, in particolare l'Antica Quercia, che organizzava (e organizza ancora) la Festa di Beltane nei dintorni di Biella. Immagino di poter dire di averli lasciati a Beltane e ritrovati a Lughnasad.
Da allora molti di questi cerchi si sono sciolti e riformati, e io stesso mi sento più a mio agio nella Pratica Solitaria di quanto mi trovassi all'inizio.
L'attuale Sacerdotessa, a quanto mi è parso di capire, è Sara Gamberoni, che è anche il volto pubblico del Cerchio. Si tratta ovviamente di un gruppo druidico di stampo moderno, ma che si basa ancora su una simbologia più antica.
Neppure la loro presenza alla Festa di Lughnasad era casuale: terminate le attività diurne e i concerti serali infatti, come da tradizione Celtica, non è mancata la parte notturna, che consisteva nel Rituale degli Antenati.
In effetti, per compiere un rito del genere, potrebbe esistere un posto migliore di un sito archeologico?
Non lasciatevi tuttavia fuorviare dal termine Antenati: la Tradizione infatti, ne riconosce almeno tre tipi diversi.
Gli Antenati di Sangue non hanno bisogno di spiegazione, ma ci sono anche gli Antenati della Storia (a cui siamo comunque legati, sebbene non dal Sangue) e gli Antenati del Luogo (quelli che hanno abitato qui prima di noi. Ad esempio, quando i Normanni sono arrivati in Inghilterra, hanno eletto gli Anglo-Sassoni a loro antenati, e li hanno onorati come tali, perché "hanno abitato questi luoghi prima di noi". I Nativi Americani, la cui storia è tanto fluida quanto la nostra, avevano un atteggiamento simile).
Traete voi le vostre conclusioni.
Dopo la prima notte, il Rituale è stato ripetuto anche la seconda, mentre il terzo giorno la Cinta Druidica non ha partecipato al Festival. Speriamo comunque di rivederli alla prossima occasione.
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mercoledì 3 agosto 2022

Lughnasad 2022 - Introduzione

In queste ultime settimane ho avuto una distinta sensazione che niente stesse andando secondo i piani: avevo fatto un programma per le vacanze e mi sono ritrovato qualcosa di completamente diverso.
Sebbene frustrante all'inizio, arrivato alla fine mi è sembrato di riconoscere uno strano destino, che mi ha portato, se non proprio dove volevo andare, nel posto giusto in cui dovevo essere.
Come sempre, chiedo ai miei lettori di avere la pazienza di seguirmi, e di perdonarmi se parto con un giro largo. Vi prometto che tutto avrà più senso dopo.
Lo scorso Aprile, mi trovavo a Somma Lombardo per il Nerd Wing & Volandia Steampunk, e ho scoperto che all'interno del Castello Visconteo erano esposti dei reperti della Cultura di Golasecca.
Desideravo approfondire le mie conoscenze dopo l'ultima visita, perciò ho deciso che sarei tornato ad Agosto. Non sono però riuscito a trovare l'alloggio che volevo a Somma Lombardo, e una visita al castello si prospettava alquanto... complicata.
È stato a quel punto che è intervenuto il Destino: ho ricevuto, da uno dei miei contatti, un invito alla prima edizione della Festa Celtica di Lughnasad, che si sarebbe svolta a Golasecca, a pochi minuti di distanza dall'alloggio che ero riuscito a trovare, e che offriva, tra le altre cose, la possibilità di visitare la Necropoli Golasecchiana del Monsorino, cosa che, nella mia visita precedente, non ero riuscito a fare. Ammetto di aver avuto qualche perplessità: per quanto io sia Celta fino al midollo (Uhm... Celticore?) non ho sempre avuto rapporti idilliaci con tutti i membri della Comunità Celtica locale (anche questo è un forte tratto celtico: chi conosce la Storia sa che non siamo mai andati troppo d'accordo neanche tra di noi, ed è per questo che i Romani ci hanno sconfitto).
Nonostante i miei dubbi mi sembrava un'occasione perfetta, quasi servita su un piatto d'argento, persino migliore del mio piano originale. Ho pensato che sarebbe stato inutile e controproducente rinunciare a coglierla dopo che mi era quasi caduta in mano.  
Perciò ho deciso di correre il rischio.
Sono stati tre giorni molto più faticosi del previsto, che hanno sottoposto non solo me, ma tutti gli altri partecipanti (anche a causa del gran caldo che ha caratterizzato quest'anno di siccità) a delle vere e proprie prove di resistenza.
Il premio tuttavia è stato all'altezza della prova, ed è stata una splendida esperienza partecipare di nuovo ad una Festa Celtica dopo tanto tempo.
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