mercoledì 28 dicembre 2016

Riflessioni

Non immaginavo che l'ultimo post dell'anno sarebbe stato questo. Per certi versi, è stato un anno tragico, che ci ha colto tutti impreparati, allo stesso tempo però ci lancia una sfida.
Persone che erano parte della nostra storia, poco alla volta, passano nella leggenda, ma nonostante questo, sento di poter essere ottimista.
Questa non è la fine di una saga, è l'inizio di un nuovo capitolo.
I nostri maestri ci hanno portato fino a qui, ora sta a noi andare oltre.
Che la Forza sia con noi.

domenica 25 dicembre 2016

Tanti Auguri

Ho già festeggiato il Solstizio d'Inverno, e del resto non ho mai particolarmente sentito il giorno di Natale.
Per me non è mai stato altro che un interminabile pranzo/cena con parenti che di solito evito, una trafila di maglioni tutti uguali, musica stucchevole e vecchi film pesanti come l'ultima fetta di pandoro.
L'unica cosa che lo rendeva tollerabile erano la playstation di mio cugino e i grandi set Lego che però non sempre arrivavano, altrimenti Natale é sempre stato un giorno triste ed inutile, almeno per me.
La Forza ha voluto tuttavia, che il 25 dicembre fosse anche il compleanno della mia istruttrice, Arianna.
Mi é capitato di scherzare sul fatto che essere nei Gens d'Ys sia un po' come essere nei Marines: se lo sei una volta, lo sei per sempre.
Rispetto ai Marines c'è il vantaggio che le istruttrici dell'Accademia Gens d'Ys sono molto più carine, ma questo non le rende meno terribili, e anche questo è in accordo con la tradizione.
Perciò Arianna, questo è dedicato a te.

sabato 24 dicembre 2016

Festa del Solstizio: Gens d'Ys

Non pensavo che avrei scritto questo articolo: una serata da ballo all'Accademia Gens d'Ys, specie questa serata, è qualcosa che nessun allievo vuole perdersi, ma non è certo un grande evento.
Piuttosto è una festicciola tra amici, una semplice occasione per trovarci tutti assieme prima delle feste e salutarci fino all'anno prossimo, ballare e mangiare qualche fetta di panettone, con un po' di musica dal vivo e un piccolo spettacolo sotto l'albero.
L'unica differenza é che a suonare la musica dal vivo sono i Silly Farm, un duo di musica folk di cui la violinista ha condiviso il palco con Lindsay Stirling e il chitarrista è arrivato alle finali del  Premio Nazionale Fabrizio De Andrè, ed entrambi hanno collaborato a un CD intitolato "Come Cambiano le cose per la neve" uscito nel 2014, e anche lo spettacolo sotto l'albero è stato qualcosa di più di una semplice poesia...
Per cominciare, è stato aperto da un'esibizione delle nostre atlete internazionali, Perla e Cecilia, ormai è giusto chiamarle così, visto che sono state buone tutto l'anno, al contrario della loro istruttrice e allenatrice che ammette di essere stata cattivissima, ma si è fatta perdonare, soprattutto se questo é il risultato.
A seguire, l'intero Gruppo spettacoli dell'Accademia si é esibito in una coreografia natalizia che ha coinvolto anche gli allievi dei corsi avanzati, me compreso, che sono stati invitati a ballare assieme a loro.
Infine gli auguri, rinnovati giovedì sera all'ultima lezione dell'anno.
Questo é quello che dalle nostre parti passa per una festicciola di Natale tra amici, poi ci sono i grandi eventi... dicono che i nerd non hanno una vita sociale, ed è una fortuna! Se avessi anche una vita sociale, non mi resterebbe il tempo di respirare.
Continuate a leggere.

giovedì 22 dicembre 2016

Cena del Solstizio Steampunk

"Come é possibile provare nostalgia per un tempo in cui non abbiamo mai vissuto?"
Se lo chiede Aurelia Gottifredi, aggiustando le falde del suo abito vittoriano mentre fuori, nella notte di dicembre, poche ore prima del solstizio invernale la nebbia avvolge le strade.
Non é la trama di un romanzo, e non è neppure successo nella Londra di Dickens, ma a Milano, attorno alle dieci di sera del 20 dicembre 2016, martedì.
Allo stesso tavolo siede una famiglia di giocolieri vecchio stile, padre, madre e la figlia giovanissima, ma già perfettamente a proprio agio a recitare davanti a un pubblico, un animale da palcoscenico nel suo ambiente naturale.
Li conosciamo: li avevamo già incontrati ad Arona nel 2015 e a Vigevano nel 2016, ma qui abbiamo l'occasione di parlare con loro direttamente; non vengono da qualche antica tradizione circense, sono i Colombo, potrebbero essere i vostri vicini.
Ulisse Provolo da una dimostrazione della sua tecnologia.
tenetevi le vostre 50 sfumature.
Più tardi, si uniscono alla compagnia altre facce note: Ulisse Provolo, "uomo d'arme" dei Cavalieri di Ranaan, accompagnato dal suo attendente Topo da Tenda (vestito, per l'occasione, da Babbo Natale) che monta la guardia al suo cappello armato di una minuscola spingarda. Sia il cappello che altri accessori del suo abito contribuiscono a dare un significato del tutto nuovo (o dovrei dire vintage?) all'espressione tecnologia da indossare.
La serata si svolge, ovviamente, in una ludoteca
Anna Eleonora Colombo, nessuna parentela con i giocolieri di cui io sia a conoscenza, si trovava invece al Raduno Steampunk-Vittoriano al Festival del Volo ed é la moglie di Igor Comunale, master della campagna Licantropi Live di Aeterna Nox e da poco occupato nella sua nuova idea: Nerdr - Incontri Nerd & Geek, un "servizio" sul modello di Meetic, ma pensato su misura per noi nerd.
Il progetto é ancora in fase sperimentale ma, in caso di successo, dovrebbe contribuire ad abbattere finalmente anche l'ultima barriera che ci separa dal dominio assoluto del mondo.
[inserire effetto lampi/fulmini] 
[inserire risata malvagia] 
Chiara Gori, titolare di Emozioni e Strani Eventi, ha invece organizzato la serata, che si é svolta nel pub/birreria Tardis, un locale alle porte di Milano, ispirato alla serie televisiva britannica Doctor Who, e che  svolge il compito di ludoteca oltre a offrire un menù ispirato alla fantascienza.
Ci sono però anche delle facce nuove, venute dai lontani e selvaggi territori di frontiera (Melzo e Pioltello, rispettivamente).
Uno é un impavido sceriffo abituato a cavarsela in ogni situazione (almeno finché non finisce la birra) l'altra é una ballerina da saloon di nome Ramona che, se dovesse servire, riesce a combinare i passi del Tango Argentino con le mosse di Kickboxing.
Colgo l'occasione per invitare entrambi al prossimo torneo di Bang del Terzo Conclave, in attesa che escano delle carte dedicate a loro.
L'Associazione saronnese ha infatti tenuto la propria Festa del Solstizio due giorni prima, a cui ho avuto l'onore di partecipare e ho come sempre ricevuto alcuni suggerimenti sull'arte del Master da Germano (grazie Ger).
Prima di aprire i regali però, c'é ancora un'altra sorpresa.
Continuate a leggere.

mercoledì 21 dicembre 2016

Felice Solstizio d'Inverno!

Le feste Natalizie, per me, sono sempre state il periodo più triste e solitario dell'anno.
Sono felice di constatare che, da quando Natale é diventato Solstizio d'Inverno, non è più così.
Non ho decorato alberi quest'anno, ma nel corso dell'ultima settimana sono successe un sacco di cose che non vedo l'ora di raccontarvi.
Perciò sedetevi tutti attorno al fuoco, e mentre aspettate di aprire i regali, continuate a leggere.
Felice Solstizio d'Inverno.

venerdì 16 dicembre 2016

Rogue One

Una storia dell'universo di Guerre Stellari, ma non una storia DI Guerre Stellari, ed é chiaro fin dall'inizio, in cui veniamo catapultati in un mondo sconosciuto senza una virgola di spiegazione.
Nonostante le pennellate familiari, l'immagine é insolita, stridente, lontana non solo dai luoghi iconici che conosciamo, ma anche dall'Universo Espanso che ci potremmo aspettare.
Un angolo della Galassia persino più cupo del palazzo di Jabba o della camera di meditazione di Darth Vader; a tratti mi sembrava di guardare Alien, a tratti di essere piombato nel cuore di Mordor.
La stessa Ribellione appare anti-eroica, al punto da essere quasi tentati di parteggiare per L'Impero.
Passo dopo faticoso passo tuttavia, ci avviciniamo sempre di più a territori familiari, con piccole pennellate che, sempre più numerose, dipingono una figura nota; e a quel punto, vorremmo che non lo fosse, perché é la figura di Darth Vader, che incombe ancora più minacciosa di quanto la ricordiamo.
Nel profondo dei domini del Lato Oscuro tuttavia, lo stesso Darth Vader deve impegnarsi per essere più cattivo di tutti gli altri, anche se alla fine ci riesce benissimo.
Se anche George Lucas si fosse impegnato così tanto in tutti i suoi prequel, La Minaccia Fantasma avrebbe vinto un oscar.

lunedì 12 dicembre 2016

Celtic Legends in Lugano - Parte Seconda

A differenza dell'arte Classica, fatta di stili codificati e legati a luoghi e momenti ben precisi (la Roma Imperiale, l'Atene di Pericle) l'arte e la tradizione Celtica somigliano di più a una partita a carte, in cui il mazzo viene continuamente rimescolato, anche se le carte sono sempre le stesse.
Un duello/duetto a colpi di note
Lo spettacolo dei Celtic Legends a Lugano non fa eccezione: chi sa giocare, e sa dove guardare, riconoscerà certamente gli elementi di una sensibilità molto antica, forse persino ancestrale, che però non sono in contrasto, anzi, si mescolano e si fondono con la modernità diventandone parte, e allo stesso tempo trasformandola in tradizione.
Come il duello tra due musicisti che si affrontano a colpi di note, per poi continuare come un duetto.
La Danza delle Scope, una versione più amichevole e "domestica" della Danza delle spade 
Un uso che richiama la tradizione gallese del Gorsedd, a cui, secondo la leggenda, avrebbe partecipato anche il bardo Taliesin, che è stato identificato come la possibile figura storica che ha ispirato il personaggio del Mago Merlino.
Anche l'intermezzo comico rimanda alla figura del giullare medievale, sebbene in chiave moderna (il "Jolly" per continuare l'analogia), ed é sempre legato alla musica che diventa ancora una volta veicolo di magia.
Un gioco che coinvolge anche il pubblico, che non è semplice spettatore come nel teatro classico, ma occorre saper giocare per apprezzare appieno tutte le sfumature.
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martedì 6 dicembre 2016

Celtic Legends in Lugano - Parte Prima

Allo spettacolo di Lugano dei Celtic Legends, i Gens d'Ys hanno avuto un ruolo di supporto, aprendo le danze (letteralmente) con due pezzi del loro repertorio, tratti da altrettanti musical famosi, Riverdance il primo e Lord of the Dance il secondo, per poi cedere il posto ai loro colleghi.
Sebbene si siano limitati ai numeri di apertura tuttavia, la loro esibizione é stata  di alto livello, e vorrei iniziare da qui prima dedicarmi all'evento principale, anche per risolvere una piccola questione che era sorta in occasione di un passato spettacolo dei Celtic Legends riguardo una ballerina dei Gens d'Ys.
Sto parlando di Perla Davide, la quale, già sesta classificata l'anno scorso alla gara di Danza Irlandese valida per i Campionati Europei, che si era svolta proprio alle porte di Milano, é ora reduce da Vienna, dove si é classificata terza, assieme alla compagna di accademia Cecilia Bonato, quinta classificata.
Sebbene anche Perla fosse sul palco a Lugano, la foto qui accanto é stata scattata al Teatro Manzoni di Busto Arsizio, dove l'artista si é esibita una settimana prima in una performance Solo, in occasione della Festa dei Volontari del Sangue.
Con il risultato ottenuto a Vienna, sia Perla che Cecilia si sono qualificate per le Finali Europee, che si terranno il prossimo aprile a Dublino.
Assieme ai Gens d'Ys ha ballato anche David Smid, un altro campione e artista di livello internazionale proveniente da Città del Messico, "in prestito" all'Accademia da Rythm in the Night, una compagnia di ballo irlandese d'oltreoceano.
David Smid é salito sul palco sia a Busto Arsizio, anche lui con un numero da solista, che a Lugano, dove ha ballato in tandem con il direttore Umberto Crespi, per poi essere raggiunto dal resto del Corpo di Ballo nella danza finale tratta da Lord of the Dance.
Siamo così giunti alla fine dell'esibizione dei Gens d'Ys; l'Accademia lascia il palco, per cedere il posto all'evento principale della serata, i Celtic Legends.
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lunedì 5 dicembre 2016

Celtic Legends in Lugano - Introduzione

Era da più di un anno che non attraversavo il confine con l'Insubria Elvetica, e non avrei potuto trovare un'occasione più speciale.
No, non sto parlando dei mercatini natalizi, e per una volta neppure della Fiera del Fumetto, anche se l'Evento che mi ha portato a Lugano si svolgeva nello stesso posto (seppure in un'altra ala dell'edificio).
Sto parlando invece di uno spettacolo di musica e danza irlandese come non se n'erano mai visti da un lato e dall'altro del confine, o meglio, da ciascun lato se n'era vista una parte, ma questa volta c'è stata una combinazione inedita: giovedì primo dicembre 2016, per la prima volta, i Gens d'Ys si sono esibiti in Svizzera, sullo stesso palco dei Celtic Legends.
I primi li conosciamo bene (noi; i Ticinesi ancora no) e i secondi li avevamo già visti, ma ritrovarli assieme dà quasi l'impressione di una specie di matrimonio alchemico, dove ciascun elemento trova il suo posto.
C'é qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, e anche qualcosa di blu, come potete vedere, che crea un insolito contrasto con i costumi arancio dei Gens d'Ys.




Siamo ancora lontani dal trasformare il piombo in oro, ma ho notato, in entrambi i gruppi, un perfezionamento a livello tecnico e stilistico che mi fa concludere che, forse, qualcosa di prezioso e lucente siano riusciti a trovarlo.
Non é oro, ma potrebbe essere mithril.
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domenica 20 novembre 2016

Animali Fantastici (e dove trovarli)

Lasciamoci alle spalle il caotico mondo dei Babbani per un film scritto e diretto dalla stessa J.K. Rowling, che ci riporta nel mondo di Harry Potter ma senza Harry, in un universo espanso che combina la saga dei maghi di Hogwarts con un hard boiler ambientato nella New York degli anni '20.
Gli ingredienti ci sono tutti, e all'inizio la ricetta ha un sapore strano: la partenza è lenta, ma ben presto accelera, fino al gran finale che lascia un dolce retrogusto, anche al di là della metafora.
Andate a vedere questo film, anzi, prendete esempio dalla ragazza con la sciarpa di Grifondoro che era seduta accanto a me e andatelo a vedere due volte.
Ne vale la pena.

venerdì 18 novembre 2016

Grandi Responsabilità

Vorrei chiudere la parentesi politica prima di tornare alle cose serie, e cioè i Fumetti.
Più che di politica, in realtà intendo parlare di Storia: Hillary Clinton infatti, ha perso le elezioni non per mancanza di abilità politiche, ma per aver commesso una serie di errori storici che Donald Trump ha evitato proprio perché non era un politico.
I am working on the Railroad...
Sia il sistema politico americano a due partiti, che quello elettorale dei Grandi Elettori nascono nel decennio successivo alla Guerra Civile, e sono pensati per funzionare nel mondo industriale che stava nascendo in quegli anni.
La Guerra Civile Americana e, in Europa, la Guerra di Crimea, segnano il passaggio dal vecchio mondo agricolo al nuovo mondo industriale, ma questo é un argomento troppo complesso, che preferisco approfondire in un prossimo articolo.
Il crollo dell'Unione Sovietica invece, segna la fine del mondo industriale, e la nascita nel decennio successivo, del mondo digitale.
La vecchia Sinistra europea parla ancora di Classe Operaia, ma é assurdo, perché la Classe Operaia non esiste più; semmai la Classe Digitale, ma é davvero una "classe" visto che siamo tutti in rete?
Kamala Khan, la nuova super-eroina musulmana
Un errore simile lo ha fatto anche Hillary Clinton: ha basato la sua campagna elettorale su una retorica di "Sesso, Razza, Religione, Lavoro e Diritti", come se gli anni '60 non fossero mai finiti, e quindi ha cercato il voto delle donne (che hanno votato Trump) degli ispanici (che hanno votato Trump) delle persone di colore (che non hanno votato) e delle minoranze religiose (chi vive nel New Jersey probabilmente voterebbe ancora Trump, anche se fosse ebreo, mentre un islamico sarebbe restio a votare per Hillary; anche se lo facesse, gli Islamici Americani non sono abbastanza numerosi perché il loro voto faccia differenza).
Meglio avrebbero fatto i Democratici a cercare voti alla DC e alla Marvel (o meglio, alla Disney) in questo modo avrebbero avuto dalla loro parte Superman, Batman, Spiderman, Capitan America, Luke Skywalker e Topolino, in altre parole l'intera produzione culturale dell'America negli ultimi nove decenni.
Your lack of Faith is disturbing!
Quanto alla religione, accennerò soltanto al fatto che in Gran Bretagna, secondo l'ultimo censimento, il secondo gruppo più numeroso dopo i Cristiani non sono né gli Ebrei Né i Musulmani, ma i Jedi, mentre quelli che crescono di più sono gli Wiccan e i Neo-Druidi, al punto che ci sono state delle voci (solo voci per ora) di dare loro un riconoscimento legale.
I membri del Black Forest Clan della Pennsylvania sarebbero stati entusiasti di votare per Hillary Clinton, anzi, probabilmente lo hanno fatto, ma non è stata spesa una sola parola su di loro nella campagna democratica; in compenso, un gruppo simile a loro é apparso in un episodio della serie poliziesca Bones.
Con queste premesse, chi manifesta nelle strade ha ben poco da lamentarsi se un personaggio da reality show é diventato presidente: io stesso, avrei votato per Hillary Clinton se avessi potuto, ma nonostante questo non mi sento rappresentato.
Per me é ovvio che l'ultimo numero di Amazing Spider-man abbia altrettanto peso della Costituzione Americana. Ho creduto che, se era ovvio per me, lo sarebbe stato anche per un candidato presidenziale.
Infatti così é stato, peccato fosse il candidato sbagliato.
Come cittadino penso inoltre che chi dovrebbe rappresentarci non sospetti neppure l'esistenza, a suo stesso danno, di interi bacini di voto, quando ne è al corrente li ignora, e se non può evitare il confronto non ci rispetta.
Ecco perché questo blog non parla di Politica: perché é inutile parlarne. I Fumetti sono molto più importanti.
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martedì 15 novembre 2016

Le (S)ragioni del Sì

Nell'articolo precedente ho tentato di spiegare come il mondo sia entrato in una nuova fase storica apolitica e post-politica, e come il fallimento nel comprendere questo sia costato a Hillary Clinton la Casa Bianca.
IO NON INFRANGO LA LEGGE
IO SONO LA LEGGE 
In Europa la situazione é simile: il Referendum Costituzionale, previsto in Italia per il 4 dicembre, non serve a cambiare la Politica, ma a mettere fine alla Politica una volta per tutte (attenzione, non alla Democrazia, che ha dimostrato di essere l'unica forma di governo sostenibile nel lungo periodo; solo alla Politica, che invece é un'anomalia, e tende all'autoreferenzialità).
NEMICO DELLO STATO - RICERCATO DALLO S.H.I.E.L.D.
Provate a immaginare un mondo senza politica, dove ognuno si fa gli affari propri e non dà fastidio a nessuno.
Vi sembra così brutto? Oppure vi sembra impossibile? Pensate che c'é un paese che  ha funzionato così per quasi un millennio, prima di entrare nell'Unione Europea, ed é il Regno Unito.
Un bravo cittadino Britannico non si occupa di Politica, c'é la Regina per questo. Ma quando la Gran Bretagna é entrata nell'EU, la Politica ha fatto irruzione nel tranquillo e apolitico mondo Anglosassone. Per i fedeli sudditi di Sua Maestà, questo significa una sola cosa: guerra.
NEMICO DELLO STATO - RICERCATO DALLO S.H.I.E.L.D.
Perciò la Brexit, che però ora sta creando grossi problemi procedurali al Parlamento Britannico, perché gli Inglesi che hanno votato per uscire non riuscivano neppure a immaginare il ginepraio politico che é l'Unione Europea.
L'Europa Continentale invece, é completamente politicizzata.
Troppo politicizzata.
Inoltre, come ho già detto, la Politica viene vista come uno scontro tra sistemi identici (e i loro sostenitori) e questo ha delle conseguenze: da una parte si confonde la Politica con il Campionato di Calcio, dall'altra il calcio stesso assume proporzioni mitiche, con i calciatori che vengono esaltati come eroi nazionali.
Insieme combattiamo il Crimine
Un atteggiamento incomprensibile per gli Anglosassoni (dove il calcio é considerato un gioco da bulli o appannaggio degli hooligans, o nel migliore dei casi un passatempo per bambini) che ha portato  Winston Churchill a commentare che "gli Italiani combattono in guerra come se giocassero una partita di calcio, e giocano le partite di calcio come se fossero in guerra" e che io stesso ho sempre trovato irritante (un argomento che ho già trattato in un vecchio articolo).
Ci siamo conosciuti in rete.
Nella nuova fase storica invece, non ci saranno più sistemi, ognuno sarà un sistema a sé che interagirà con tutti gli altri in un unico super-sistema interconnesso. Per questo motivo non ci saranno neanche più guerre, ci sarà solo chi é nel Sistema (la Legge) e chi é fuori dal Sistema (il Crimine).
COOOOOOOOOOBRAAAAAA!
Tanto per semplificare, non si giocherà più a calcio ma a guardie e ladri, e la politica non somiglierà più a una partita di campionato ma alla trama di un fumetto.
Nello specifico: c'é un super-criminale alla Casa Bianca che si spaccia per il Presidente. Non si può mandare l'Esercito contro di lui perché l'Esercito prende ordini da lui. Occorre trovare le prove per smascherarlo. Questa é la trama di G.I. JOE: Retaliation.
Continuate a leggere.

lunedì 14 novembre 2016

Insubria News - Election Day

Normalmente questo blog non si occupa di politica, ma la situazione eccezionale in cui ci troviamo mi spinge a farlo. Non parlerò tuttavia dei sussulti politici che stiamo vivendo, ma della Politica, in quanto tale.
Politica é un concetto Classico: deriva infatti dal greco Polis, che significa Città(-stato) e vuol dire "che riguarda la Città" (e per estensione, lo Stato).
La politica moderna invece, nasce dopo la Rivoluzione Francese (ma non dalla Rivoluzione Francese): una volta eliminato il re, occorre colmare il vuoto di potere che si è venuto a creare.
Per buona parte del Diciannovesimo Secolo la Politica é uno scontro sociale, solo dopo il 1870 si trasforma in scontro ideologico, e solo dopo la Prima Guerra Mondiale le ideologie si identificano come sistemi nazionali e transnazionali.
Dal 1917 al 1989 la Politica funziona più o meno come un campionato di calcio: ci sono due schieramenti che si fronteggiano, chi vince governa e chi perde se ne va a casa.
Dal 1992 in avanti, con il crollo di uno dei due sistemi, la Politica diventa post-ideologica, riprendendo più o meno le caratteristiche del tardo Diciannovesimo Secolo. In America Bill Clinton é il primo presidente ad attuare una politica post-ideologica, mentre in Europa la post-ideologia trova il suo campione in Silvio Berlusconi.
I loro avversari rappresentano il vecchio establishment ideologico (la Destra Americana per Clinton e la Sinistra Europea per Berlusconi). Entrambi cercano di scalzarli usando tattiche ideologiche (si pensi al Sexgate). Entrambi falliscono.
L'elezione di George W. Bush nel 2000 sembra riportare la Politica sulle vecchie basi ideologiche, ma non é proprio così: da Bill e George W., e ancora di più con Obama, si verifica un ulteriore passaggio.
Ora la Politica non somiglia più a un campionato di calcio: durante la Guerra Fredda lo scontro era tra due sistemi ideologici, nel periodo successivo tra uno ideologico e uno post-ideologico, ora c'è un sistema solo, che non si identifica più né con uno stato né con un partito, ma solo con se stesso, e dunque non è solo non-ideologico, ma anche a-politico.
Attila
Al di fuori si trovano invece quelli che non si identificano con il Sistema, e quindi non vogliono prenderne il controllo, ma solamente distruggerlo, secondo una mentalità che è stata definita, a torto o a ragione, anti-politica.
Nelle recenti elezioni, sia in America che in Europa, é stata lamentata la mancanza di programmi politici, ma ormai i programmi politici non hanno più senso, perché quello a cui stiamo assistendo non é lo scontro tra due schieramenti politici, ma tra due forze, una a-politica e una anti-politica.
Hillary Clinton non ha perso le elezioni per mancanza di un programma politico, ma perché, in un mondo post-politico continua a ragionare in modo politico.
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Insubria News: Grande Inaugurazione

Nel giro di pochi mesi sono successe tre cose che hanno cambiato radicalmente lo scacchiere geopolitico: la Brexit, Trump alla Casa Bianca e l'apertura del più grande Lego Store d'Europa a Milano.
A conti fatti, credo che di tutti e tre, l'evento più importante sia l'ultimo, perché non cambia solo la Storia, ma anche la Geografia: ora non é più necessario andare fino in Germania o nel mio caso a Glasgow, per procurarsi il mattoncino di cui abbiamo bisogno per terminare il nostro MOC.
Se l'esperienza di Arese é stata piuttosto deludente, questo nuovo Lego Store annidato nel pieno centro di Milano, vicino al cuore stesso sia della storica Insubria sia della moderna Lombardia, centro di una rete di esercizi simili in tutto il territorio, più grande di tutti gli altri che ho visto finora (beh, due) con i suoi due piani di esposizione, non é solo un negozio, ma un implicito riconoscimento all'importanza della città di Milano.
Quando ho affermato che la sua apertura potrebbe essere paragonata all'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti non ho affatto esagerato. Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, Donald Trump è riuscito a capire prima degli altri il mondo in cui viviamo, un mondo in cui la trama dell'ultimo episodio del Trono di Spade è più importante di un referendum costituzionale.
E c'è una buona ragione per questo: se non siamo in grado di capire i complessi rapporti di parentela, sudditanza, rivalità e alleanza di un singolo episodio del Trono di Spade, per non parlare dell'intera stagione, come possiamo sperare di riuscire a capire un referendum che dovrebbe cambiare la Costituzione?
Il Lego Store di Milano è indipendente, non si trova cioè all'interno di un centro commerciale come i suoi omologhi di Glasgow o di Arese.
Lo trovate invece sotto i portici di Piazza S. Babila, quasi di fronte al teatro e a poca distanza dal Duomo. Appena usciti dalla metropolitana potete già vedere il simbolo della Lego sopra le vostre teste.
L'interno è ancora più impressionante, con una scenografia che non sfigurerebbe al Teatro alla Scala, la maggior parte fatta di Lego.
L'inaugurazione di certo sembra altrettanto affollata, anche se non ci sono grandi personalità, come il Sindaco o il Presidente della Regione, una mancanza per cui l'Ufficio Stampa di Palazzo Marino ha rifiutato di dare spiegazioni, almeno per il momento.
Spero tuttavia, che il nuovo Lego Store diventi presto uno dei nuovi simboli della città di Milano, come il Duomo, la Galleria e il Castello Sforzesco.
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venerdì 4 novembre 2016

Notizie dal fronte

Anche se Lucca per me rimane una Terra di Nessuno, ci sono uomini e donne di frontiera che presidiano le mura. Riporto questo video di Alessia Mainardi, corrispondente dal fronte:
e il link all'articolo di cui si accenna nel video.
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giovedì 3 novembre 2016

Samhain 2016 - Parte Prima

Nessuna festa Celtica sarebbe completa senza canti e balli, in fondo c'é un motivo se uno dei simboli nazionali dell'Irlanda é un'arpa e la Scozia é famosa per le cornamuse.
I Folkamiseria
Anche il Capodanno Celtico ha i suoi artisti, che quest'anno si sono susseguiti in ben tre concerti.
I primi ad esibirsi, quasi a voler seguire quella che ormai é diventata una piccola tradizione, sono i Folkamiseria, che ripropongono tutto il repertorio degli ultimi cinque anni con cui il mio corso ha imparato a ballare.
The Clan
Segue un gruppo più recente, i The Clan, che fin dalla sua formazione ha accompagnato il Gruppo Spettacoli dei Gens d'Ys in alcune esibizioni locali.
I The Clan hanno un approccio opposto rispetto ai Folkamiseria: se i primi partono da un contesto tradizionale su cui inserire elementi moderni, questi ultimi si rifanno più a una sonorità di tipo hard rock, su cui si vanno a inserire elementi tradizionali.
Perla e Martina
Il risultato é una forse eccessiva predominanza della batteria sugli altri strumenti in certi punti della loro esecuzione, che ricorda più da vicino i Manowar che i Clannad.
Neanche questo però ha ostacolato Martina Gerli e Perla Davide, che si sono esibite sul palco in una mini-coreografia con i colori di Samhain che ha accompagnato la chiusura del concerto.
Adriano Sangineto e la sua arpa
Ha chiuso la serata, prima e durante l'accensione del Grande Falò di fine anno, l'arpa di Adriano Sangineto, che non si è esibito sul palco ma sulla collina dietro al museo.
Adriano ha continuato a suonare fino a che il fuoco ha continuato a bruciare, e ha concluso con un brano inedito, composto per l'occasione e ancora senza nome, ma che, come suggerito da qualcuno tra il pubblico, potrebbe entrare, forse, nella prossima raccolta dell'Ensamble Sangineto con il titolo di Samhain.
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