venerdì 25 aprile 2014

The Amazing Spider-Man II: the power of Electro

Il film inizia con un flashback, che si ricollega al precedente episodio aggiungendo nuovi indizi al mistero dei genitori di Peter, ma senza svelare troppo.
Poi, apparentemente, se lo dimentica, per tuffarsi (letteralmente) nell'azione.
Il primo tempo é così strabordante delle acrobazie dell'Uomo Ragno, realizzate in modo da sfruttare al massimo la grafica 3D che ho fatto del mio meglio per evitare, al punto da essere quasi nauseante.
Sarebbe un errore però andarsene all'intervallo: con l'inizio del secondo tempo infatti, sembra di vedere un altro film.
Peter stesso ora inizia ad indagare, vincendo la sua riluttanza, sul mistero che ha segnato la sua origine, addentrandosi nell'ombra del suo passato mentre l'azione si fa più lenta, montando poco alla volta fino allo scontro finale con Electro.
Quello che lascia davvero con il fiato sospeso però é l'ombra incombente del Green Goblin: é chiaro che é lì, é chiaro che prima o poi dovrà saltare fuori... ma quando? Conoscere il fumetto questa volta non attenua per nulla la tensione, anzi, la trama é fatta in modo che quello che ti aspettavi succede cinque minuti dopo che hai smesso di aspettartelo.
Gwen.
Come nel primo film, Emma Stone é una Gwen Stacy perfetta, se non fosse per il dialogo che ha con Peter più o meno a metà film: "Lo stalking é una cosa romantica se lo fa il ragazzo che mi piace" rischia di mandare il messaggio sbagliato sia agli uomini che alle donne.
Capisco che questo film é la trasposizione di un fumetto degli anni '70, e capisco anche che é prodotto dalla Disney e quindi deve mantenere un certo standard (affettazione borghese, manierismo infantile, sciocco ottimismo, come vorrei che la Disney fallisse per riavere la vecchia Marvel dei tempi d'oro) ma così si rischia di macchiare un personaggio che avevo imparato ad amare.
Un tocco di classe é invece il cellulare di Peter, che usa "Spider-Man, Spider Man" come suoneria.

giovedì 24 aprile 2014

Pavia Fantasy

Sono stato ad abbastanza eventi, sia fantasy che storici, da essere in grado non solo di conoscere la differenza tra una cotta di maglia e una corazza di piastre, ma anche da poterle riconoscere se le vedessi, e probabilmente riuscirei, con una buona approssimazione, a identificare il periodo a cui appartiene.
Il Castello Visconteo di Pavia (foto: wikipedia)
Pavia Fantasy però, che si é tenuta il giorno di Pasquetta al Castello Visconteo, non mi ha  impressionato più di tanto: devo ammettere che, da un'importante città storica come Pavia, mi sarei aspettato di più.
Forse perché la fiera era alla sua prima edizione (fino all'anno scorso si teneva a Belgioioso) forse era il tempo tutt'altro che favorevole, o il fatto che io stesso avessi dimenticato la macchina fotografica, ma questa fiera mi é sembrata, e lo dico non senza un certo rammarico, tanto che ero persino riluttante a scrivere questo articolo, al di sotto dello standard.
I falconieri de Il Mondo delle Ali
(foto di Illydragonfly)
Non sto parlando di chi é intervenuto alla fiera, degli standisti, dei musicisti e delle compagnie di rievocazione, loro hanno fatto un ottimo lavoro, come sempre e nonostante tutto.
Ho imparato nuovi particolari sulla vita medievale che neppure io sapevo, grazie all'Associazione Storico-culturale Alma et Ars Ferri.
Ho potuto vedere da vicino gufi, falchi e altri rapaci, persino un avvoltoio nord-americano di quelli che di solito compaiono nelle ultime scene dei film western, grazie ai falconieri de Il Mondo delle Ali.
Sopra: Lost Tales, il quarto albo degli Ainur
Sotto: un esempio della musica dei Belthane
Ho ascoltato con piacere la musica celtica tradizionale suonata dal duo Belthane, anche se alla fine ho preferito acquistare il CD degli Ainur, un'orchestra progressive rock che suona musica ispirata a Tolkien ed é già arrivata a pubblicare il quarto album.

Sono persino riuscito ad acquistare una bottiglia di idromele (lo faccio sempre ad ogni fiera Fantasy o Celtica) a rivedere alcune consolidate conoscenze, e a incontrare qualcuno di nuovo, grazie a Street Pass Meeting Insubria/Lega Hirule (non fate domande, per favore) e all'Associazione Aerel, al cui stand ho avuto occasione di incontrare anche i membri della famosa Vecchia Cronaca di Pavia (a cui, per spirito di condivisione ho segnalato il Progetto Aeterna Nox).
Quello che mi ha lasciato perplesso é stata l'organizzazione stessa della fiera, caratterizzata purtroppo da tempi troppo stretti, spazi male utilizzati e una mancanza pressoché totale di coordinazione tra il vertice, gli espositori e il pubblico. Tutto questo si é tradotto in un guazzabuglio caotico e fangoso che ha mantenuto basso il livello dell'evento nonostante la pur ottima varietà di proposte che ho esposto sopra.
Mi auguro di trovare una situazione migliore l'anno prossimo, non solo per me, ma anche per la professionalità dei miei colleghi.

giovedì 17 aprile 2014

MysterYnsubria

Benvenuti alla prima puntata del nostro nuovo programma, MysterYnsubria, che tratterà degli strani eventi che avvengono ogni giorno sotto il nostro naso senza che ce ne rendiamo conto.
In questa puntata parleremo di viaggi nel tempo, fantasmi e alchimisti.
Osservate questa foto: che cosa vedete? Una donna dell'Ottocento, su questo non ci sono dubbi.
Ma allora, come é possibile che questa stessa donna, vissuta nell'Ottocento, si trovasse in un bar in pieno centro di Milano non più tardi dello scorso 30 marzo? COME É POSSIBILE?!?!?!?
E non era sola. Infatti, lo scorso 30 marzo si é verificata quella che non so definire in altro modo se non una vera e propria INVASIONE, sì amici miei, una vera e propria invasione da un'altra epoca!
Per i nostri esperti non ci sono dubbi, si é trattato di un viaggio nel tempo di massa, una vera e propria anomalia temporale che ha coinvolto, guarda caso, uno storico, prestigioso locale nel centro di Milano.
Questa che vedete non é una foto d'epoca, ma é  stata scattata proprio durante l'evento.
Una delle tante.
Ci troviamo chiaramente di fronte a delle persone che, per un motivo o per l'altro, si trovano in un'epoca che non é la loro, e sebbene cerchino, come era costume nella loro epoca, di mantenere un impassibile decoro di fronte all'inspiegabile (e alla macchina fotografica) sono impegnati a trovare un senso a ciò che si sono trovati inspiegabilmente attorno.
Osservate, soprattutto, l'espressione dell'uomo, all'apparenza un militare, seduto a capotavola, che cerca istintivamente di prendere in mano la situazione.
Abbiamo chiesto un parere a due esperti, entrambi scienziati di fama, il cui lavoro é ben noto ancorché controverso: Il Dr. Peter Venkman, conosciuto per le sue ricerche sui fantasmi e altri eventi sovrannaturali. Il Dr. Venkman ritiene che si tratti senza dubbio di un fenomeno inusuale, ma esclude il coinvolgimento di forze ultraterrene dall'Aldilà.
Secondo un suo collega, conosciuto nell'ambiente come Professor Alchemist ci troviamo di fronte a un contatto con un universo alternativo, dove la Storia ha preso una strada divergente.
"Sono anni che lo vado ripetendo" ha dichiarato il professore, che non é nuovo ad affermazioni di questo genere "Infatti, ho intenzione di tenere una dimostrazione il 27 di questo mese a Treviso, dove sarà proiettato il filmato di un mio collega, che prova al di là di ogni ragionevole dubbio, la mia teoria".
Non possiamo mostrarvi il filmato in diretta, poiché il collega del Professor Alchemist ha espressamente richiesto che il suo lavoro non venga divulgato.
Le Autorità, naturalmente, negano che si tratti di fenomeni paranormali: per loro, le persone apparse a Milano, sarebbero semplicemente un gruppo di tizi in costume. Ma possiamo davvero credergli?
Continuate a seguirci!

lunedì 14 aprile 2014

Japan Matsuri Cosplay Contest

Prima di andare avanti, mi é stato chiesto di fare una precisazione su un mio precedente articolo. Nell'introduzione al Japan Matsuri ho parlato dell'Associazione Giappone in Ticino, accennando al fatto che si trovava "in casa". L'Associazione aveva effettivamente il proprio stand, come le altre che appartenevano alle regioni linguistiche francese e tedesca, ma nessuna di queste era direttamente coinvolta nell'organizzazione del festival, che era invece organizzato su base cantonale dal comitato Japan Matsuri del Ticino.
L'evento che ha concluso il festival domenica pomeriggio, é stato la gara dei cosplayer, a cui hanno partecipato il gruppo La Quarta Era e Cosplay Ticino, un altro gruppo che si "appoggia" alla fumetteria Maniac di Lugano.
Il Cosplay é un fenomeno ancora quasi sconosciuto in Ticino, ma in rapida crescita, almeno se chiedete a Giulia "Marianne" Cavadini, nella foto qui accanto (ed é esattamente quello che hanno fatto il Terzo Canale del Ticino e il portale Ticino Online quando l'hanno intervistata. Cliccate sul Link per leggere l'intervista).
Giulia fa parte di entrambi i gruppi, ma a quanto ho potuto vedere sembra avere una preferenza per i personaggi fantasy, in modo particolare per Arwen.
Un altro membro di spicco dei Cosplayer Ticinesi é Nanu Wildon, che fa parte anche dell'Accademia Jedi Ticinese.
Inoltre, ha preso parte alla stessa organizzazione del del Japan Maturi, realizzando il disegno sulla T-shirt commemorativa del Festival (quella che mi vedete addosso nella fotografia qui accanto; Nanu é la ragazza-Ranma alla mia destra nella foto, quella con la parrucca rossa).
Durante la fiera, il gruppo La Quarta Era ha mantenuto il proprio stand, dove si sono svolti corsi tutorial su come si realizza un cosplay, al termine dei quali é stato offerta ai partecipanti una tisana a scelta, accompagnata da pasticcini hobbit fatti in casa preparati da Valery, grazie a cui sono riuscito a non rinunciare la té delle cinque anche se ero in trasferta.
Nello stand accanto nel frattempo, la fumetteria Maniac teneva stage di tecnica del fumetto.
Cosa si può dire di più?

TG Insubria: Aggiornamenti

Cronaca: Lupin III ancora in libertà

Il famoso ladro Lupin III e la sua banda sono ancora in libertà, e si troverebbero, secondo le fonti, ancora entro i confini dell'Insubria.
Il più recente avvistamento sarebbe avvenuto proprio al Japan Matsuri di Bellinzona (Il fascino che l'Estremo Oriente esercita da sempre sul famoso ladro gentiluomo é un fatto da tempo ben conosciuto alle autorità).
Non si hanno invece notizie dell'Ispettore Zenigata dell'Interpol; secondo alcune indiscrezioni, il noto "segugio" sarebbe rimasto bloccato al confine.
Questa mancanza di coordinazione tra le polizie dei due Stati, che ha permesso alla Banda Lupin di fuggire di nuovo, ha brevemente riaperto l'annosa polemica sulle "innaturali divisioni" che affliggono la "nostra" Insubria.
Il Duca, da sempre poco incline ad alimentare simili polemiche, ha preferito non entrare nel merito.
"Se la polizia da sola non é in grado di arrestare questo delinquente" ha dichiarato "la cosa migliore da fare é rivolgersi a un'agenzia privata, che non abbia legami diretti con nessuno dei due Stati. E in fretta perché, vorrei far notare, Lupin non é il nostro unico problema!".
I fatti però non sembrano dar ragione al Duca: se é vero che Lupin non é il nostro solo problema, potrebbe tuttavia costituire un problema ben maggiore di quanto si ritenesse in precedenza.
C'é una seconda banda a piede libero in territorio insubre (al momento non é chiaro se si trovi nella zona italiana o in quella svizzera, ma é stata confermata la sua presenza proprio al Japan Matsuri).
Gli inquirenti sospettano una possibile collaborazione tra le due bande, rivolta ad un misterioso scopo comune.
Ancora da chiarire quale sia questo scopo e quali implicazioni possa avere, se confermato.
A presto ulteriori aggiornamenti.

venerdì 11 aprile 2014

Kokiraku

La prima giornata del Japan Matsuri é stata chiusa da un duplice evento musicale che ha mostrato i due poli opposti della musica giapponese (i Giapponesi probabilmente direbbero la Fiamma Rossa e la Fiamma Blu).
La Fiamma Rossa é K-Ble Jungle, che avevamo già incontrato.
Il nuovo Tour di Eriko e DJ Shiru parte proprio da Bellinzona, quindi avremo altre occasioni per incontrarli.
Metterò da parte perciò, per il momento, la Fiamma Rossa, per concentrarmi sulla Fiamma Blu.
Chi mi conosce, sa che ho degli importanti precedenti per quanto riguarda la musica Folk, soprattutto quella celtica, ma la mia esperienza con la musica tradizionale del Giappone non andava molto oltre il film Memorie di una Geisha. Non avevo mai assistito a un concerto, fino ad ora.
Kokiraku é un gruppo che suona musica tradizionale giapponese, ma lo fa in Svizzera. I suoi membri sono sia giapponesi che svizzeri, e i tamburi sono fatti di legno delle foreste svizzere (solo i rivetti di ferro vengono dal Giappone).
A realizzarli é l'uomo che vedete nella foto qui sopra, che viene dalla Svizzera Interna (sarebbe la Svizzera Tedesca, per chi abita da questa parte del confine).
Ho cercato di saperne di più, chedendo direttamente a lui durante una pausa dell'esibizione; il dialogo é avvenuto in parte in tedesco e in parte in inglese, nel poco tempo e con tutti gli inconvenienti che potete immaginare in uno scambio di battute sotto il palco, per cui molte cose mi sono sfuggite, tra cui il suo nome. Chi avesse maggiori informazioni mi faccia sapere.
Il gruppo Kokiraku usa nelle sue performance i tamburi (taiko) e gli Shamisen, degli strumenti a corde simili al banjo, accompagnati da una coreografia di danza.
La danza tradizionale giapponese, o almeno una delle danze a cui ho assaistito, mi é sembrata, a prima vista, simile a quella polinesiana nei movimenti soprattutto delle braccia, seppure i costumi siano completamente diversi.
Il suono dei tamburi invece mi sembrava simile alla musica dei Nativi Americani, anche se non ho dubbi che si tratti di una coincidenza, dopotutto i tamburi sono tamburi e suonano sempre allo stesso modo. Accoppiati con lo Shamisen tuttavia, che come ho detto assomiglia al banjo sia nella struttura che nel suono, ha prodotto uno strano cortocircuito, che alle mie barbare orecchie suonava più o meno come la colonna sonora di un film western.
Per me é stato come fare il giro del mondo in musica, uno strano contrasto con la storia di un paese che é rimasto per molti secoli isolato.
Non so se si tratta solo di una mia sensazione, o se c'é qualcosa davanti ai miei occhi che non riesco ad afferrare: guardate i Kokiraku esibirsi in questo video e giudicate da soli.

martedì 8 aprile 2014

Bellinzona Japan Matsuri: Prima parte

Eccomi di ritorno, dopo un week-end di lavoro lungo e faticoso ma carico di buoni frutti, e anche di parecchi petali di ciliegio.
Il Japan Matsuri di Bellinzona é un evento a cui ho aspettato a lungo di partecipare, e che testimonia la spiccata vocazione internazionale del territorio che io chiamo Insubria e delle genti (plurale) che lo abitano.
Questa immagine dovrebbe rendere l'idea. Non é stata
scelta a caso: se sentite una risata isterica o un rumore di
passi dietro di voi, non vi voltate.
La parola Matsuri in giapponese significa "festival".
Di solito é una di quelle feste tradizionali che (da noi) si vedono nei cartoni animati, con le ragazze che girano in kimono, le lanterne e la musica degli strumenti tradizionali.
Il Festival é ospitato dalle strutture dell'Expo Centro SA di Bellinzona per la sua terza edizione, che quest'anno coincide con il 150mo anniversario dell'apertura dei rapporti diplomatici fra il Giappone e la Svizzera, una storia poco conosciuta ma che ha influenzato profondamente il mondo intero più di quanto si immagina (quanti di voi hanno un orologio giapponese al polso?).
Lo stand dell'Associazione Culturale Giappone in Ticino
Manifestazioni simili si svolgono, in periodi diversi, anche nelle altre regioni linguistiche, ciascuna delle quali ha portato qui il proprio stand. A Bellinzona però, il ruolo di Maestri di Cerimonia spetta all'associazione culturale Giappone in Ticino, che mantiene i contatti anche da questa parte del confine.
La maggior parte degli occidentali ha conosciuto il Giappone attraverso i manga, perciò é naturale che si parli anche di quello, ed é parte del motivo per cui sono qui anch'io.
Questo disegno non é il manifesto ufficiale del Japan 
Matsuri, ma é stato disegnato da Mixart nelle pause tra una
lezione e l'altra. E non é la sola sorpresa che un vero
appassionato di fumetti può trovare...
Tra un sorso di té verde e una porzione di sushi quindi, mi sono fermato allo stand di Mixart, che tiene corsi di tecnica di illustrazione manga e tecnica del fumetto presso Maniac Fumetteria e Atelier, un negozio di Lugano dove vado a procurarmi le edizioni rare e il merchandising particolare che non sempre riesco a trovare in Italia. Ricordatevi questi nomi, perché li sentirete ancora.
Inoltre, ho assistito alla conferenza sui manga tenuta dall'artista Yoshiyasu Tamura, ma di questo parlerò meglio nei prossimi articoli. Sebbene ci sia molto altro da dire sul festival infatti, vorrei dedicare dello spazio anche alla città di Bellinzona, che ho trovato splendida, anche se non ho avuto il tempo di visitarla come avrei voluto.
Continuate a leggere.

mercoledì 2 aprile 2014

Foresta Magica: Gli scrittori

La Foresta Magica ha il merito di essere il luogo dove i principali scrittori fantasy italiani si trovano riuniti, almeno una volta l'anno, quindi é il momento ideale per scoprire le ultime novità editoriali, gli autori esordienti e le nuove tendenze.
Quest'anno, l'orientamento sembra seguire tre filoni principali: lo Urban Fantasy (di cui abbiamo già parlato) l'High Fantasy classico, che non manca mai, e il filone dei Vampiri.
In modo particolare quest'ultimo, forse troppo sfruttato, ma che non invecchia mai, dà l'impressione di trovarsi stranamente a suo agio, considerata la sua natura, alla luce dei riflettori del Cartoomics, dove incontriamo Monique Scisci, il cui romanzo L'ampolla Scarlatta (già sugli scaffali) e il suo seguito Il Segreto dell'Ordine (di prossima uscita) ripropongono il conflitto tra i due aspetti della natura vampirica, quello raffinato e quello mostruoso, in maniera in apparenza non dissimile rispetto a come appare nel Progetto Aeterna Nox o ad anime come Dancing in the Vampire Bund.
Pactum Vampiri di Barbara Riboni invece sembra non avere mezzi termini, e pone la dichiarata oscurità dei vampiri in diretto contrasto con l'umanità, ma a quanto pare, offre al suo protagonista una sorta di redenzione, sotto forma dell'amore per una donna mortale.
Per questo motivo la trama non mi convince molto, dopotutto stiamo pur sempre parlando di vampiri.
Ai romanzi si affiancano le illustrazioni di Livia de Simone.
Ben lontano dalle ombre notturne, a dispetto del titolo é invece L'Ombra del Mondo,  opera dell'autrice esordiente Vittoria Sacco.
Si tratta di un fantasy che si allontana dagli orizzonti convenzionali, trasportando il lettore in un mondo basato sull'alchimia cinese e sulla filosofia delle arti marziali.
Se qualcuno tra i miei lettori teme si stia parlando di un clone di Dragonball, credo di poterlo rassicurare: l'autrice, che risiede in Svizzera, pratica infatti lei stessa le arti marziali, e ne applica i principi creando un mondo basato sul presupposto dell'equilibrio, piuttosto che sul conflitto, tra la Luce e l'Oscurità.
Più classico come trama é invece la saga epica di Alberto de StefanoLa Maschera e La Spada (video-trailer qui sotto):

Chiudo e completo questa sfilata di scrittori non con un romanzo, ma con quello che, se fossimo in un gioco di ruolo sarebbe un Sourcebook.
Essecenta - I nomi della Terra di Mezzo é infatti un vero e proprio almanacco che riporta i nomi più conosciuti del mondo del Signore degli Anelli e dello Hobbit, completo di significati e storia.
Se vi siete mai chiesti quale sarebbe il vostro nome se foste un elfo, questo é il libro che fa per voi.
Roberto Fontana
Lo studioso tolkienianano Roberto Fontana non si limita a tradurre il vostro nome, ma su richiesta lo può scrivere in caratteri Quenya, come dedica in un libro o su qualche altro oggetto personalizzato.
Scritto in collaborazione con Mauro Ghibaudo, questo libro aggiunge un ulteriore livello di profondità al mondo di Tolkien.

Continuate a leggere!