domenica 13 luglio 2014

Milano Fantastica: il Segreto dell'Ordine

Il caldo é il periodo di maggior attività degli insetti nocivi, che si tratti di vespe, zanzare o vacanzieri.
Se a Pavia c'é ancora qualche coraggioso che tenta di resistere, Milano risponde con il peso dei libri.
Ancora una volta infatti, i bastioni della città diventano bastioni della cultura, la cultura Nerd, che ormai é l'unica rimasta in queste lande desolate un tempo conosciute come Lombardia, dove oggi regna incontrastato solo il Re di Nanto (che vi aspettavate?).
Ad allentare la pressione, per fortuna, abbiamo un piccolo ma agguerrito gruppo di maestri che sembra sulla buona strada per formare un vero e proprio circolo letterario.
Dopo la presentazione dell'ultimo libro di Marta Leandra Mandelli, questa volta tocca all'amica Monique Scisci introdurci a Il Segreto dell'Ordinesecondo volume della sua saga iniziato con L'Ampolla Scarlatta. 
L'autrice é impegnata nella stesura del terzo volume, di cui si lascia sfuggire di essere arrivata al quinto capitolo, ma sta già pensando a nuovi progetti.
Monique incontra i lettori e firma copie del suo libro alla libreria la Tramite, in Piazza Medaglie d'Oro a Milano, ma non perde l'occasione, dietro mia insistenza, per spendere qualche parola di più sul suo libro, anzi, sui suoi libri.
Monique Scisci e... Aurora Ghirardi?
Per uno scrittore una delle parti più importanti del proprio lavoro é lo sviluppo dei personaggi: nel corso della vicenda, se questa é scritta bene, crescono di complessità fino ad acquisire vita propria, spesso oltre le aspettative stesse di chi scrive.
"La mia protagonista non é più semplicemente una parte di me" dice Monique "andando avanti é diventata più forte, più dura. In certe situazioni arriva a fare delle cose che io non farei, ma é questo il bello, aiuta a creare delle storie sempre diverse".
Si scoprono così tante piccole strane coincidenze che circondano i libri dell'Ampolla Scarlatta, dal luogo in cui é ambientato il primo capitolo al nome della protagonista, Aurora "Rory" Ghirardi, che potrebbe aver davvero acquisito vita propria allorché la scopriamo omonima di una delle fan della serie.
Non resta che continuare a leggere...

giovedì 3 luglio 2014

Dìs-Grazia

La spada laser di tuo padre. Non é goffa o erratica come un fulminatore.
É elegante invece... per tempi... più civilizzati

Tutti i soldi che prima spendevo per comprare scarpe, adesso li spendo in spade!
Anonima cosplayer

Benvenuti in questa nuova rubrica, che sarà dedicata al mio pubblico femminile.
Da gentiluomo quale sono, credo che una gentildonna debba poter andare in giro per le strade senza dover temere di essere molestata o aggredita da qualche canaglia.
Ritengo giusto anzi, che sia la canaglia a dover temere la donna.
Per essere letale tuttavia, una donna non deve rinunciare al proprio aspetto.
Questa rubrica nasce con l'intenzione di consigliare i miei lettori del (non troppo) gentil sesso, su un argomento essenziale per la donna post-moderna, che deve sempre mostrare il proprio lato migliore anche quando affronta un avversario.

Per fare ciò, naturalmente, é indispensabile avere una spada che sia coordinata al vestito.

Il primo articolo sarà dedicato alle spade giapponesi, perché il Giappone é uno dei due unici paesi al mondo ad aver sviluppato una solida e antica tradizione cavalleresca (l'altro é la Gran Bretagna) ma questo é un argomento che esula dallo scopo qui presente e che verrà approfondito in un'altra occasione.
La spada giapponese per eccellenza, come tutti sanno, è la katana, ma non é l'unica. La donna nella foto in alto ha in mano un tanto, la tipica arma femminile.
Come potete vedere, indossa un elegante abito a tema.
Se temete di dovervi rifare tutto il guardaroba in stile orientale per abbinarlo alla vostra spada però, non dovete preoccuparvi: come dimostrato dalla foto qui accanto, anche una semplice sciarpa o cintura é sufficiente, e ha il vantaggio di poter essere semplicemente aggiunta a qualunque vestito senza sacrificarne la praticità, così che possiate aggiungere un tocco di eleganza al vostro stile (di combattimento) anche portando un abito comodo, che non impedisca i movimenti.
La Katana, come potete vedere, non sfigura neppure con un abito tipicamente occidentale.
in questa foto, una gentildonna dell'aristocrazia inglese (come ho detto, la Gran Bretagna é l'unico paese oltre al Giappone, ad avere una tradizione cavalleresca) sfoggia un sobrio abitino da passeggio completo di tutti gli accessori, inclusa una spada.
Vorrei far notare la spada: se la confrontate con le altre due foto, noterete che l'elsa é più lunga, che rende l'arma più ingombrante e difficile da maneggiare.
Non si tratta infatti di un'arma da guerra, ma da parata, che serviva altresì ad identificare colui o colei che la portava come membro della casta guerriera, e quindi nobile (ricordate che il tanto era un'arma tipicamente femminile? Essa aveva la stessa funzione, cioè identificava la moglie di un samurai).
Questo tipo di katana é quindi particolarmente adatta ad un abito da passeggio, che non ha lo scopo di essere indossato in battaglia, di cui costituisce appunto un eccellente accessorio sebbene sacrifichi la praticità all'eleganza.
Una guerriera ben addestrata non avrà problemi comunque a servirsene, se la necessità lo richiede.

martedì 1 luglio 2014

Arcadia Comix 2014 - Parte Prima

Con l'avanzare dell'estate, la stagione delle fiere del fumetto si avvia alla conclusione, e si avvicina il momento di rimettere nell'armadio il costume da supereroe per tirare fuori il costume da bagno.

OPPURE NO?!

Pensandoci bene, ho sempre trovato la spiaggia un posto noioso, troppo affollato e rumoroso, non mi é mai piaciuto fare il bagno e mi deprimo se passo troppo tempo senza fumetti.
E non sono il solo: a quanto pare, l'intera comunità Nerd sta mettendo tutto il suo impegno per rimandare il più possibile il momento della partenza, e per organizzare un'ultima rimpatriata tra compagni d'armi.
Con i grandi complessi fieristici come Novegro e Rho che chiudono per le vacanze tuttavia, trovare un posto adatto può essere un problema, perciò é necessario arrangiarsi.
Ne voglio uno nel mio salotto
L'InGorgo Comix 2014 avrebbe dovuto svolgersi a Gorgonzola, ma all'ultimo momento é stata spostata all'interno del Cinema Arcadia di Melzo, diventando Arcadia Comix.
Un felice inconveniente per gli appassionati, che hanno immediatamente provveduto ad adattare il luogo con quello che vedete nella foto qui accanto (che é stato realizzato da uno di loro - il dinosauro invece già c'era) e con una speciale proiezione in tema che ha chiuso l'evento.

Gli spazi erano più modesti rispetto al Grande Coso Bianco, e la merce sulle bancarelle meno appetibile, ma la partecipazione di ben tre gruppi dedicati a Star Wars, di Ghostbusters Italia e del Gundam Italian Club, del disegnatore Josi Ciani e del doppiatore Ivo de Palma (non preoccupatevi, dedicherò uno spazio a ciascuno di loro) hanno reso perfetto ogni momento.
Ottima idea inoltre quella di tenere la gara dei cosplayers all'interno di una delle sale cinematografiche, che ha evitato la ressa rendendo il tutto più fruibile, come un vero spettacolo. Non il posto più adatto per scattare foto ai partecipanti, ma poco importa: ho avuto tutta la fiera per immortalarli.

Ultimamente andare al cinema non mi piaceva più così tanto: la folla, l'odore di chiuso e di pop-corn, la maleducazione del personale non facevano altro che rovinare la visione del film, rendendo di gran lunga preferibile scaricarlo dalla rete; ma in questo modo, con il cinema trasformato in un palcoscenico e in un luogo di ritrovo, mi sono sentito davvero a casa.
Non credo che mi sia mai capitato di sentirmi così a mio agio in un cinema. Spero che iniziative del genere continueranno a lungo.
Continuate a leggere!