martedì 29 settembre 2015

Fantarona - Introduzione

L'Italia non é una nazione, é un'espressione geografica. L'America non é una nazione: é un campo di energia che deriva da tutti gli americani, che li circonda, li compenetra, tiene assieme tutti e cinquanta gli Stati (Obi-Wan Kennedy). L'Insubria é una nazione, ma per il momento esiste solo nei fumetti, come Latveria (certo, se al Grattacielo Pirelli ci fosse il Dr. Destino invece dell'attuale governatore, sarebbe già un notevole miglioramento).
La Rocca di Angera vista dalla piazza principale di Arona.
Della Rocca di Arona restano solo ruderi, da quando le fate
sono scomparse. 
Tuttavia, se l'Insubria fosse davvero una nazione, una delle sue perle sarebbe Arona, sulla riva del Lago Maggiore.
Simile a un pezzo di Svizzera o addirittura di Nord-Europa, capitato chissà come nel mezzo di una strana espressione geografica, Arona sembra il luogo ideale dove ambientare un romanzo steampunk o fantasy, e infatti proprio la rocca di Arona ha un ruolo di primo piano nel fantasy storico Draghi dei Visconti, dove diventa una fortezza delle Fate. Quella che vedete nella foto sopra però non é la Rocca di Arona, ma quella di Angera, sull'altra sponda del lago.
La striscia umoristica Drizzit
Anche se non troverete le Fate però, potete comunque passare a visitare il Fantarona, la fiera dedicata al fumetto, al fantasy e al cosplay sullo sfondo del Lago Maggiore, quest'anno alla sua seconda edizione.
L'evento dura due giorni, e si articola come segue: il primo giorno é dedicato soprattutto agli operatori del settore, cioè scrittori, fumettisti ed editori, e si svolge in una serie di tavole rotonde e conferenze aperte al pubblico, ma il cui scopo principale é offrire agli autori uno spazio per incontrarsi tra di loro, e scambiarsi idee e impressioni (e se ne vedono di belle!).
Il Corpo dei Dragonieri di Arona (poi vi spiego)
Il secondo giorno invece, gli autori incontrano il pubblico, ed é possibile non solo acquistare i loro libri, ma anche partecipare a una serie di conferenze-laboratorio in cui viene esposta la genesi di un'opera, o il contesto storico o (pseudo)-scientifico da cui questo ha tratto ispirazione; in entrambi i casi, é come essere catapultati all'interno di un romanzo.
A chiudere l'evento, si svolge naturalmente la gara cosplay, organizzata e presentata da BHC, che i miei lettori conoscono, e a cui questa volta  ho deciso di iscrivermi anch'io.
Continuate a leggere.

venerdì 25 settembre 2015

Concorso Letterario "Pagine Folk" - Prima Edizione

La tribù celtica dei Siluri, che viveva nell'attuale Galles, aveva una singolare tradizione: chi riusciva a improvvisare il miglior racconto o la miglior poesia, veniva eletto re. Ancora oggi, in Galles si tiene il Gorsedd, un grande concorso letterario annuale.
La Giuria
Busto Arsizio non ha di queste pretese, ma quest'anno, accanto al concorso di Body Painting, si é anche svolto un concorso letterario.
Pagine Folk é la seconda grande novità del Bustofolk 2015: in questa prima edizione gli scrittori esordienti sono stati sfidati a comporre un racconto a partire da un tema assegnato, che per quest'anno é stato "l'Immortalità".
la terza classificata
Il titolo del racconto primo classificato, nel pieno spirito della visione Celtica, é stato "Il Problema dell'Immortalità", di Chiara Crosignani.
Nella foto accanto potete vedere invece la terza classificata.
Ogni racconto é stato accompagnato da un disegno, realizzato da Fabio Porfidia, che faceva anche parte della giuria assieme a Marta Leandra Mandelli, autrice della Saga di Oltremondo e, per Curcio Editore, del romanzo "La via delle Stelle", e a Elvio Ravasio, non nuovo a compiti del genere oltre che autore della saga fantasy "I Guerrieri d'argento". Una copia del proprio disegno, ispirato alla storia stessa, é stato consegnato ai vincitori in formato poster come parte del premio, assieme alla targa e all'attestato.
La giuria ha anche consegnato un premio speciale per il più giovane scrittore esordiente (16 anni).
Lara Zarina Nemainn e Chiara Comani
Da menzionare anche altre due autrici, Lara Zarina Nemainn e Chiara Comani, entrambe nella foto qui accanto mentre mostrano il premio ricevuto.
I ventun racconti presentati al concorso sono stati raccolti un un volume "Pagine Folk - L'Immortalità", che non verrà, per il momento, pubblicato in formato cartaceo, ma sarà presto scaricabile gratuitamente in formato PDF dal sito dei Gens d'Ys.

 Primo e secondo classificato accanto a Elvio Ravasio
La prima edizione del Concorso Letterario Pagine Folk si é conclusa con l'augurio di un appuntamento al prossimo anno.
Lascio a voi la lettura, se lo desiderate, in attesa che venga comunicato il tema per la Seconda Edizione.
Nel frattempo, continuate a leggere, e se ve la sentite, provate anche a scrivere: anche se non diventerete re, ne vale sempre e comunque la pena.

mercoledì 23 settembre 2015

Celtic Body Painting Contest: prima edizione

L'arte di dipingere il corpo era comune a molti popoli antichi e non: già le fonti romane parlano dei Pitti, gli "Uomini Dipinti", che avrebbero respinto le legioni di Settimio Severo dal nord della Scozia.
Non é certo che la descrizione che abbiamo dei Pitti, a cominciare dal loro nome, sia storicamente accurata, né se fossero effettivamente Celti (c'é persino un'ipotesi che li identifica con i Goti!) ma l'immagine dei guerrieri che scendono in battaglia nudi e col corpo dipinto con il guado, é rimasta impressa nel nostro immaginario, proprio come... un dipinto.
La preparazione della sfilata
Sulla falsariga di quell'immagine, quest'anno il Bustofolk ha ospitato un concorso di Celtic Body Painting: si tratta del primo evento di questo genere a Busto Arsizio, e di una novità assoluta non solo per il Bustofolk ma anche, più in generale, per i Gens d'Ys, che già da qualche tempo stanno sperimentando nuove forme di arte, nel tentativo di ampliare le loro proposte e il proprio ambito culturale.
Le modelle e un modello hanno sfilato sul palco esibendosi in vere e proprie coreografie, anche molto elaborate come lo erano i disegni che portavano addosso, e il premio é stato condiviso sia da chi é sceso sotto ai riflettori che dagli artisti che hanno lavorato dietro le quinte, tutti professionisti, tra cui laureati a scuole di design o di effetti speciali.
Il premio per i primi tre classificati, oltre alla targa e al diploma, é stato una borsa di studio.
Mi dispiace di non potervi mostrare di più, a causa del contenuto delle foto che qualcuno potrebbe etichettare come "maturo".
Secondo me,  a torto: credo che sia molto più immatura la ricerca ossessiva, al solo scopo di sollevare una polemica, di eventuali parti del corpo scoperte in una foto che ha lo scopo di rappresentare tutt'altro, e che un simile atteggiamento faccia più danni a chi si ritiene di dover proteggere (da cosa? e per quale motivo?) della foto stessa.
Tuttavia, proprio per evitare incidenti, ho deciso di non pubblicare le foto del concorso in questo blog, né sulla pagina Facebook del Duca di Insubria, ma sul mio Profilo DeviantArt, dove ho creato una galleria speciale apposta per questo scopo.
L'apparizione della Body Art é stata la novità più visibile di questa edizione del Bustofolk, ma non é stata l'unica, né la più importante.
Continuate a leggere.

lunedì 21 settembre 2015

Bustofolk 2015 - Introduzione

Buon Equinozio d'Autunno a tutti i miei lettori. Perdonate la lunga assenza, il blog é rimasto fermo per un po' ma io no, e adesso sono finalmente pronto a condividere con voi le ultime notizie da... l'Isola di Smeraldo? Beh, non proprio...
Tempo fa mi sono trovato in mezzo a una discussione in cui si parlava di musica. Non so come, a un certo punto l'argomento é collassato su una singola domanda: "Chi pensate che sia il più grande rappresentante della musica italiana, Vasco Rossi o Ligabue?"
Beh, non erano proprio tutti irlandesi...
Dopo essere andato in bagno a vomitare, ho cancellato dai miei contatti tutti i membri di quella conversazione, e solo tre giorni dopo, quando finalmente mi sono ripreso dallo shock, mi è venuta in mente la risposta: la musica italiana ha toccato il suo apice con Cristina d'Avena e da allora é in costante declino.
Per fortuna, esiste il Bustofolk: dieci giorni ininterrotti di musica e danze IRLANDESI.
Il Teatro all'aperto
Nato come un esperimento, per legare la tradizione dei Paesi Atlantici da entrambi i lati della Manica (e dell'Oceano) con quella dell'Arco Alpino, alla sua quattordicesima edizione il Bustofolk é ormai diventato esso stesso una tradizione. Come ha però giustamente fatto notare il sindaco di Busto Arsizio nella serata di chiusura, "la Tradizione non é il culto delle ceneri, é tener viva la Fiamma" (se ogni cosa fosse organizzata come il Bustofolk, l'Insubria sarebbe da tempo un Cantone svizzero).
Quest'anno il Bustofolk cresce, con grandi e importanti novità.
Quali? Abbiate pazienza, sono troppe per elencarle, e quasi ognuna di loro merita il proprio articolo.
Perciò continuate a leggere.

NOTA: vorrei ripetere, ancora una volta e con grande rammarico, che questo sito si occupa di cultura e non di politica. Io non sostengo alcuna forma di "irredentismo insubre", mi limito a compilare fatti e notizie della regione storica chiamata Insubria, al meglio delle mie capacità.
Se qualcuno si ritiene autorizzato ad abusare della storia per i suoi scopi, quali che siano, faccia pure, ma non in mio nome.

martedì 8 settembre 2015

Vigevano Medieval Comics - Seconda Edizione

A settembre si riaprono le scuole, ma per fortuna iniziano anche le fiere autunnali di cosplay, come la Vigevano Medieval Comics che si tiene nella vecchia rocca Sforzesca della città, perfetto palcoscenico per un evento del genere.
Una druidessa post-moderna
Certo, i Visconti non sapevano nulla di spade laser e di Cavalieri Jedi, ma penso che non si sarebbero trovati troppo a disagio di fronte al mercato medievaleggiante e alle armature che si aggiravano nella loro piazza d'armi.
Forse avrebbero storto il naso di fronte a una "scuola di magia e stregoneria", e si sarebbero chiesti perché della gente stava correndo per il cortile cavalcando scope e lanciandosi una palla, ma poi avrebbero provato a giocare anche loro, se non altro per non passare da babbani; del resto, ora che nella Rocca Vecchia si sono affrontate ben due squadre di Quiddich, penso che la Coppa Uefa abbia i giorni contati.
Uno scrittore Steampunk e il suo demone ispiratore
Quest'anno la Vigevano Medieval Comics vede svolgersi la sua seconda edizione.
Non ci sono grosse novità rispetto all'anno scorso, ad eccezione della Gara Cosplay, che se alla sua prima edizione non aveva più di sei iscritti, ora vanta un numero più che triplicato rispetto all'anno scorso, e molti dei partecipanti si sono esibiti qui per la prima volta, anche se a vederli non si direbbe.
Outlander? 
Per chi vuole avvicinarsi al mondo del Fantasy e del Cosplay quindi, Vigevano si scopre il posto adatto per iniziare, ma non sono mancati neppure i veterani, le associazioni e alcuni volti già noti anche ai miei lettori, da Calenda Maya a Oltremondo, dalla Compagnia dei Viaggiatori in Armi a Vipera Evanesca, Dall'Associazione Aerel alla Vecchia Cronaca di Pavia.
E così gli ultimi giorni dell'estate scivolano verso l'Equinozio d'Autunno, ma con ottimi auspici e la prospettiva di una splendida semina: ai miei lettori dò appuntamento al Bustofolk per inaugurare il nuovo anno accademico.
Continuate a leggere!

sabato 5 settembre 2015

Un Ritorno Inaspettato

Da quando sono tornato dalla Scozia mi sono ritrovato coinvolto in un vero e proprio delirio: mentre il termine delle vacanze riporta la vita alla sua solita frenesia, la mente ancora fatica a ritornare al passo.
La "nuova" Antiga Osteria
Ma nel caos, qualcosa inizia a prendere forma, e con grande sorpresa, é qualcosa che non speravo di rivedere.
Alcuni mesi fa, l'Antiga Osteria Sant'Andrea era stata costretta a chiudere, e la notizia della chiusura di questo storico locale era stata accolta, nella comunità locale, come una sorta di lutto.
Mentre scrivo, é appena stata inaugurata la Nuova Osteria Sant'Andrea, sotto la nuova gestione di Giò & Je.
Bianco e viola sono i colori della Rinascita, ma creano 
anche un'atmosfera raccolta e molto all'inglese
Giovanna, la ex-cuoca, non volendo infatti rinunciare a quella che ormai considerava quasi la sua seconda casa, ha rilevato l'attività, e con l'aiuto della sua amica di lunga data Jessica, dopo aver completamente rimesso a nuovo il locale lo ha finalmente riaperto.
Matrimonio Alchemico. Beh, circa.
Sulle prime, il nuovo locale appare spoglio, e il colore indaco delle pareti ha lasciato alcune perplessità. Io però lo trovo appropriato oltre le intenzioni, e anche di buon auspicio. In alchimia infatti, indaco é il colore della Rinascita e dell'avvenuta Trasformazione, in quanto riunisce il rosso dell'elemento Fuoco (maschile, creativo) con il blu dell'elemento Acqua (femminile, ricettivo) in quello che viene comunemente definito "Matrimonio Alchemico".
Inoltre dà al locale un'atmosfera più raccolta, più accogliente, e anche più "inglese": inutile dire che mi sento già a casa.
Non mi resta che fare i miei più sinceri auguri a Giò e Je.

venerdì 4 settembre 2015

Le Isole Lontane

Il nucleo originario della Scozia, così come la conosciamo oggi, é il Regno di Dàl Riatha, sulle cui origini esistono solo informazioni frammentarie, ma che si ritiene risalgano al Quarto Secolo dell'Era Comune.
In verde il Regno di Dàl Riatha al suo apice. In giallo, 
i domini del misterioso popolo dei Pitti (da Wikipedia)
I fondatori di Dàl Riatha sarebbero stati Scoto-gaeli provenienti dall'Irlanda, affini ai regni di Dàl nAraidi e Dàl Flatach, probabilmente "sub-reami" (Dàl significa "parte") sotto l'autorità dell'Alto Sovrano di Ulaith (Ulster) ammesso che, nel Quarto Secolo un Regno dell'Ulster già esistesse.
Al popolo di Dàl Riatha si attribuisce l'introduzione, in Scozia, della lingua Gaelica, della scrittura e, attraverso San Colombano, del Cristianesimo, sebbene per gli storici, questo sarebbe stato un processo più lento e circolare.
La Cattedrale di San Colombano a Oban
 Non era infatti insolito, per i commentatori Cristiani, semplificare un lungo e complesso processo storico attribuendolo all'opera di una singola persona, di solito un re o un "santo". Personalmente, ritengo che San Colombano sia una figura leggendaria, più che storica, anche perché gli vengono attribuite troppe imprese per una singola persona.
L'Abbazia di San Colombano a Bobbio (wikipedia)
San Colombano infatti, non si sarebbe accontentato di attraversare il Canale del Nord e di toccare le Ebridi Interne, ma una volta raggiunta la Scozia, avrebbe ripreso il mare, diretto, fra tutti i posti possibili, proprio in Lombardia, che a quel tempo era la Longobardia Maior su cui regnava la Regina Teodolinda, la quale, contro il parere del re, avrebbe concesso a San Colombano un pezzo di terra su cui costruire la sua abbazia.
Più prosaicamente, esistevano già rapporti diplomatici tra le Isole Britanniche e le Alpi, e la figura di San Colombano (Saint Columba) non é altro che la trasposizione leggendaria di un messaggero che attraversa il mare (come un piccione viaggiatore appunto).
In ogni caso, tracce di scambi diplomatici tra le Isole e questa parte del continente si possono leggere anche nella topografia, non solo nel comune di San Colombano al Lambro, ma anche in quello di Santa Brigida, nell'Alta Val Brembana.
La Lombardia e l'Insubria hanno molti altri fili che le legano sia all'Irlanda che alla Scozia, e addirittura a Re Artù, ma qui mi fermo, per non addentrarmi in una materia a dir poco oscura e controversa.