Il Japan Matsuri di Bellinzona é un evento a cui ho aspettato a lungo di partecipare, e che testimonia la spiccata vocazione internazionale del territorio che io chiamo Insubria e delle genti (plurale) che lo abitano.
Questa immagine dovrebbe rendere l'idea. Non é stata
scelta a caso: se sentite una risata isterica o un rumore di passi dietro di voi, non vi voltate. |
Di solito é una di quelle feste tradizionali che (da noi) si vedono nei cartoni animati, con le ragazze che girano in kimono, le lanterne e la musica degli strumenti tradizionali.
Il Festival é ospitato dalle strutture dell'Expo Centro SA di Bellinzona per la sua terza edizione, che quest'anno coincide con il 150mo anniversario dell'apertura dei rapporti diplomatici fra il Giappone e la Svizzera, una storia poco conosciuta ma che ha influenzato profondamente il mondo intero più di quanto si immagina (quanti di voi hanno un orologio giapponese al polso?).
Lo stand dell'Associazione Culturale Giappone in Ticino |
La maggior parte degli occidentali ha conosciuto il Giappone attraverso i manga, perciò é naturale che si parli anche di quello, ed é parte del motivo per cui sono qui anch'io.
Mixart, che tiene corsi di tecnica di illustrazione manga e tecnica del fumetto presso Maniac Fumetteria e Atelier, un negozio di Lugano dove vado a procurarmi le edizioni rare e il merchandising particolare che non sempre riesco a trovare in Italia. Ricordatevi questi nomi, perché li sentirete ancora.
Inoltre, ho assistito alla conferenza sui manga tenuta dall'artista Yoshiyasu Tamura, ma di questo parlerò meglio nei prossimi articoli. Sebbene ci sia molto altro da dire sul festival infatti, vorrei dedicare dello spazio anche alla città di Bellinzona, che ho trovato splendida, anche se non ho avuto il tempo di visitarla come avrei voluto.
Continuate a leggere.
Nessun commento:
Posta un commento