Alcuni si basano su disegni originali di niente meno che Leonardo da Vinci, altri sono stati realizzati a partire da dipinti d'epoca. Un esempio riportato proprio da Sangineto è un dipinto del pittore Piero de Cosimo, la Liberazione di Andromeda: dopo aver indicato, su un'illustrazione che riproduceva il dipinto, l'immagine di un particolare strumento musicale, il Maestro ha mostrato lo strumento stesso, da lui ricostruito.
Non solo, ma lo ha anche suonato, sebbene abbia ammesso che il suono non era puro perché lo strumento non era accordato e l'umidità aveva fatto accorciare le corde. In realtà il semplice fatto che suonasse era più di quanto molte persone si sarebbero aspettate.
Il pezzo forte dell'esposizione, almeno secondo il mio modesto parere, era quello che il Maestro Sangineto ha chiamato l'organo di carta a mano", descritto come una versione primitiva della fisarmonica (lo vedete nella foto qui sotto). Un secondo e più complicato organo a manovella è stato invece ricostruito a partire dal Codice Atlantico.
Qui lo stesso Sangineto ammette di aver incontrato parecchie difficoltà: lo stesso Leonardo infatti, pare non aver mai realizzato un prototipo funzionante, anzi il progetto stesso era incompleto, limitatosi ai meccanismi interni. Forse Leonardo non ha ritenuto necessario disegnare la parte ovvia, ossia la cassa esterna, oppure non ha mai terminato il progetto, che sarebbe quindi da considerarsi incompiuto.
Oppure, potrebbero esistere delle pagine perdute del Codice Atlantico che devono ancora essere scoperte... (una possibilità affascinante, ma resta soltanto un'ipotesi).
Il Venerdì sera, al Parco Neogotico di Ameno si sono invece esibiti gli Ar an Talamh (In Gaelico: sul terreno, cioè "con i piedi per terra") I cui membri sono Davide Bonacina alla chitarra e la figlia di Michele Sangineto, Caterina Delphine (che i miei lettori già conoscono) con la partecipazione straordinaria di David Lombardi e del suo violino. Qui potete trovare un assaggio della loro magia (sviolinata).
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