Mi allontano, per il momento, dalla Fiera del Fumetto, per parlare questa volta di storia, di un pezzo di storia che, per disegno o capriccio, é rimasto legato al nome di Milano: l'Editto di Costantino.
A diciassette secoli esatti dalla sua promulgazione, la città dedica all'Imperatore che ne fu il supposto autore (in realtà non fu il solo, come vedremo in seguito) una grande mostra nel suo Palazzo Reale.
Prendendo spunto da questa ricorrenza ultramillenaria, La giornalista e storica del medioevo Elena Percivaldi ci presenta il suo nuovo libro. Non ho ancora avuto occasione di visitare la mostra ma, grazie a un'amica, sono riuscito a partecipare alla presentazione del libro.
Elena Percivaldi |
Si tratta di una breve esposizione di Costantino e del suo tempo, dei motivi che lo hanno spinto a promulgare il famoso Editto, e delle conseguenze che questo ha avuto, a cui l'autrice, parafrasando un altro illustre milanese, ha dato il titolo di Fu vero Editto? (Costantino e il Cristianesimo tra storia e leggenda)
Mi sono comunque riservato, prima di scrivere qualsiasi cosa, di leggere il libro. Elena Percivaldi ha reso l'impresa talmente facile che quasi me ne sono vergognato: ho finito tutto il libro in poco meno di una giornata.
Con un senso dell'umorismo degno dei grandi comici milanesi, come da antica tradizione, ma con un rigore storico per nulla inferiore, inizia a raccontare la figura leggendaria di Costantino, per poi rimuovere l'alone di leggenda che circonda l'imperatore e restituircene la più prosaica figura storica, un "soldataccio", ma dotato di grande acume politico.
Nessun commento:
Posta un commento