sabato 25 gennaio 2014

Parata Storica: quadri storici

Facciamo un passo indietro, anzi un salto, fino al Medioevo, e riprendiamo le fila della parata storica di due settimane fa.
I gruppi che sfilavano erano divisi per periodi o "quadri" storici, e ogni quadro rappresentava un momento della storia saronnese, e per estensione, della storia più ampia del territorio milanese.
Apre la sfilata il gonfalone, su un carro trainato da due buoi bianchi.
E non é un caso: nonostante il gonfalone sia quello della parrocchia infatti, il carro trainato da due tori bianchi é una tradizione che risale, per quanto ne sappiamo, all'Età del Ferro ed era comune sia alle popolazioni Celtiche dell'Europa centro-occidentale, come gli Elvezi e i Biturgi,  che alle successive popolazioni Germaniche centro-settentrionali, come i Goti e i Longobardi.
Una tradizione universale quindi, che abbiamo con ogni probabilità ereditato direttamente dal popolo degli Insùbres, primi abitanti di questi territori di cui si abbia documentazione storica.
Durante questo periodo tuttavia, l'abitato di Saronno non esisteva ancora: questa zona era coperta da un vasto lago o da una palude che si ritiene sia stata bonificata dai Romani. Non ci sono però testimonianze storiche dirette dell'esistenza di questo lago, tranne il fatto che il territorio di Saronno é effettivamente più in basso rispetto ai comuni circostanti, e che i nomi di alcuni di questi, in modo particolare Cislago (al di qua del lago) e Ceriano Laghetto (dove un piccolo specchio d'acqua esiste tuttora) sembrano averne in qualche modo conservato la memoria.
Il nome Solomnus compare invece per la prima volta in alcuni documenti tardo-romani e alto-medievali, e dal dodicesimo secolo viene menzionato come borgo sotto la giurisdizione della Pieve di Nerviano, al confine con il Contado di Como.
Attorno all'Undicesimo Secolo, dopo il crollo del regno della "Grande Lombardia" (Longobardia Maior) e l'affievolirsi dell'autorità imperiale, le singole città erano diventate di fatto autonome, non solo nell'attuale territorio italiano, ma anche in Svizzera e più in generale nel sud della Germania.
Il territorio della città di Milano, che sarebbe diventato il nucleo del futuro Ducato, corrispondeva, in modo molto approssimativo, a quelle che nel momento in cui scrivo sono le province di Milano e Varese.
Il Contado di Como invece sarebbe stato conquistato solo parecchi anni più tardi. L'unico collegamento tra Milano e le terre varesine (il Seprio)  era uno stretto corridoio che passava proprio dalle parti di Saronno, e fu in quel periodo che la città iniziò a crescere di importanza.
Ancora oggi Saronno é il principale nodo ferroviario per quanto riguarda il trasporto locale, nonostante qualche inconveniente.
La Stazione Nord di Saronno 
Per arrivare al Ducato di Milano bisogna aspettare fino al 1395, quando Gian Galeazzo, del casato dei Visconti di Massino, si vide riconoscere dall'Imperatore Vinceslao di Lussemburgo la signoria su ventisei città lombarde e il titolo di Duca.
Prima dei Visconti però c'erano i Della Torre, e sarà proprio di loro che parlerò la prossima volta.

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