mercoledì 15 febbraio 2017

Magliette Rosse e Tipi da Film

Qualche giorno fa mi é capitato per caso di trovarmi vicino a una ragazza che parlava a un'amica del suo nuovo ragazzo, e alla domanda "che tipo é?" rispondere "mah, é uno un po' da film".
Questo mi ha portato a riflettere su un tipo di personaggi che comparivano spesso nei vecchi film, chiamati in gergo le "Magliette Rosse" (il termine deriva dalla Serie Classica di Star Trek, in cui i soldati semplici indossavano l'uniforme rossa). Le Magliette Rosse andavano sempre per primi incontro a qualche pericolo sconosciuto, e il loro unico scopo era di restare uccisi nella singola scena in cui comparivano, prima che arrivasse il protagonista (Capitano James T. Kirk), bello, sudato e senza maglietta, a prendersi tutto il merito, baciare la ragazza, e poi risalire a bordo della sua astronave senza darsi neppure il disturbo di spendere mezza parola per le povere Magliette Rosse che erano state disintegrate al posto suo.
Per questo motivo ho sempre preferito i Fumetti: a differenza del Capitano Kirk, Capitan America affronta il pericolo in prima persona, armato solamente del suo scudo e fa lui stesso da "scudo" sia per i civili che per i suoi compagni di squadra: non ci sono Magliette Rosse negli Avengers. Non é un caso che anche il distintivo delle forze di polizia americane ricordi la forma di uno scudo, e il loro motto sia "Servire e Proteggere".
Così ho sempre creduto di dover fare io, ero costantemente in prima linea, pronto a dare una mano se ce ne fosse stato bisogno, restio a mettermi in mostra, e mi aspettavo di essere amato per questo.
Invece, andava sempre a finire con la scoperta che la ragazza di cui mi ero innamorato aveva un altro ragazzo, conosciuto dopo di me, di cui fino a poco prima non sospettavo neppure l'esistenza.
Mi sono sentito più volte tradito, pugnalato, ma ora capisco che si é trattato solo di una sfortunata divergenza di prospettiva: io vedevo me stesso come Capitan America, per lei invece non ero altro che una Maglietta Rossa.
Essere arrivato a questa conclusione mi ha portato a riflettere su un'altra domanda, a cui fino a ieri non sapevo dare una risposta: cosa cerco io in una donna?
Per spiegarlo, devo citare un altro film.
Terminator.
Kyle Reese é un soldato venuto dal Futuro per proteggere Sarah Connor da un assassino cibernetico che le dà la caccia, il Terminator appunto.
Sarah Connor in Terminator 2
All'inizio Sarah sembra la classica damigella in pericolo, ma quando Kyle resta ferito é lei a soccorrerlo. "In piedi! In piedi soldato!" lo esorta mentre cerca di trascinarlo lontano dalle fiamme.
Quella scena, in cui i ruoli del difensore e della protetta si capovolgono, a mio avviso é una delle due più belle di tutto il film; l'altra é quando Sarah e Kyle fanno l'amore, e questa volta la battuta memorabile é la sua: "Ho attraversato il Tempo per te, Sarah... ti amo...".
Sono io. Anche a me sembra di aver attraversato il Tempo per la donna che amo, di aver lottato per lei, superato ostacoli enormi per stare con lei (ho sofferto di attacchi di panico e anni fa sono uscito da una depressione).
Per una volta vorrei essere io l'eroe del film, e non una Maglietta Rossa.

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