mercoledì 3 settembre 2025

Nuove e vecchie frontiere

Cari lettori, dopo quasi sette anni in cui sono rimasto "confinato" da questo lato delle Alpi e della Manica, sono finalmente riuscito a recuperare quella che per molto tempo è stata una tradizione: il mio viaggio estivo in terra Britannica.
Nonostante tutte le difficoltà burocratiche e logistiche, che quest'anno sono state oltremodo intense (con l'ulteriore aggravante di un certo spaesamento che un'assenza di sette anni comporta)
alla fine sono riuscito nel mio duplice intento: ripercorrere le tracce dello storico Regno di Mercia (527?-918) che per tre secoli è stato il più esteso dei cosiddetti Sette Regni Anglosassoni, e avventurarmi nei tetri, futuri meandri dell'anno 40000.
Le mie ricerche mi hanno portato da Liverpool a Birmingham, passando per Stafford, Tamworth, Nottingham e Stoke-on-Trent (di quest'ultima preferisco non parlare).  
Il mio itinerario originale prevedeva che visitassi anche Runcorn, Warwick e Bridgnorth, con una possibile tappa a Wednesbury, tutti luoghi importanti nella storia della Mercia e del Danelaw, mentre non prevedeva Liverpool e Birmingham.
Sono stato tuttavia costretto a modificarlo diverse volte, prima e durante il viaggio, a causa della disponibilità dei voli e degli alberghi.
È stata un'avventura che mi ha messo alla prova molto più del solito, forse perché non sono più abituato, forse perché molte cose sono cambiate in sette anni (il Regno Unito si è digitalizzato in modi che voi umani non potete neppure immaginare) o forse perché avrei dovuto organizzare il percorso con maggiore cura. A mia difesa tuttavia, vorrei aggiungere che la maggior quantità di burocrazia ha in parte offuscato i miei veri obiettivi: infatti, ho avuto l'impressione di partire come avvolto in una specie di foschia, e non parlo del tempo, che anzi quest'anno è stato caratterizzato da una poco caratteristica e niente affatto piacevole ondata di calore.
Nonostante tutto questo e altro, tornare in Gran Bretagna è stata un'esperienza elettrizzante e rivitalizzante.
Per il futuro tuttavia, credo che dovrò in parte ripensare il mio stile di viaggiare, fare meno affidamento sugli uffici turistici e più sulle informazioni online, pagare di più con la carta e dimenticare le monetine, fare più affidamento sulle catene di alberghi e meno sui Bed & Breakfast, che sembrano in declino dopo la Brexit. 
Tuttavia, se non avessi imparato nulla in tutti questi anni, l'unica cosa che ricorderei è che quando si viaggia, la cosa più importante è la capacità di adattarsi.
Continuate a leggere.

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