Sempre per dovere d'ufficio, mi sono sforzato di non uscire sbuffando dalla sala prima che finisse il primo tempo.
Per dovere d'ufficio sto cercando di mettere insieme le parole per scrivere una recensione decente, che non liquidi l'intera pellicola con un semplice "Questo film è una boiata", e anche questo mi sta costando un enorme sforzo, e temo non ci sia proprio niente da fare: questo ennesimo capitolo della saga di Asterix, con la sua comicità stanca, e le solite vecchie battute ripetute all'infinito (peggio, riciclate: persino il titolo é una citazione) era qualcosa di cui si poteva benissimo fare a meno.
Credo anzi che sia stato toccato il momento più basso della storia della cinematografia, quando Cesare ha detto "Asterix, io sono tuo padre!" seguito da un improbabile sbuffo d'aria da chissà dove.
A voler
Persino vedere Obelix che fa volare i Romani, dopo un po', smette di essere divertente.
Vorrei solo sedermi davanti a una buona tazza di
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