Un altro film tratto da un fumetto, un altro supereroe.
No, stavolta é IL Supereroe, Superman, l'Ultimo Figlio di Krypton, Kal-El.
Ho aspettato a lungo questo film, e sono andato a vederlo proprio il giorno del mio compleanno, ma non ho avuto l'impressione di soffiare sulle candeline.
Il film é realizzato molto bene dal punto di vista tecnico, con un cast di attori che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile per qualcosa di tratto da un fumetto: Russel Crowe nel ruolo di Jor-el, Kevin Costner come Johnatan Kent.
Le scene iniziali, che mostrano gli ultimi giorni di Krypton, e gli sforzi di Jor-El per salvare ciò che resta del suo mondo, sono alcune delle più spettacolari immagini di un pianeta alieno che ho visto da molto tempo.
Zod é formidabile come cattivo, per non parlare della sua assistente Faora.
Il personaggio che convince di meno però, é proprio Superman.
Dal 1986 in poi, tutte le versioni di Superman sono state "depotenziate", non modo da avvicinarlo ai lettori: meno "super" e più "man" era l'idea, e ha funzionato benissimo in Superman Returns, Smallville e Lois & Clark.
Man of Steel usa l'approccio opposto, tenta di divinizzare Superman, a volte in modo fin troppo ovvio e scontato, salvo poi mostrare come lui stesso non riesca a mantenersi all'altezza delle proprie irrealistiche aspettative.
Inoltre, il film stesso saccheggia la storia del cinema e della fantascienza, senza troppa vergogna: la scena del mare di teschi ricorda Terminator (soprattutto Terminator 2, con l'aggiunta perfino di un'altalena) l'astronave di Zod che attacca Metropolis sembra Independence Day, in contrasto con il suo approccio iniziale in stile Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
Faora che si identifica come "Sub-Comandante" richiama Star Trek.
Tanti ottimi elementi, ma un'alchimia mal riuscita, danno vita a una storia traballante, a cui manca qualcosa.
Se la DC spera di imitare il successo cinematografico della Marvel, dovrà fare molto meglio di così.
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