Mi sembra che la nostra comunità sia cresciuta troppo, non solo nel numero ma anche come consapevolezza e competenza, per essere ignorata, ma che non lo sia ancora abbastanza per essere rispettata.
Da una parte questo conduce ad intoppi, incertezze e incomprensioni che ne sviliscono i risultati, pur enormi se paragonati allo scenario di dieci anni fa, a dispetto del continuo, innegabile (e ammirevole) impegno di tutti.
Dall'altra, siamo costretti a muoverci in un contesto (e a volte anche in spazi fisici) che non risponde alle nostre effettive necessità e richieste, o che non sempre è in grado di farlo in maniera adeguata.
Nulla di nuovo in realtà: al Japan Matsuri di Bellinzona del 2015 ho avuto l'occasione di fotografare anche il Vice-Console Giapponese, ma per la ben più angusta realtà che viviamo da questo lato della Frontiera, potrebbe trattarsi di un evento quasi storico.
Nonostante tutto questo, non riesco a scrollarmi di dosso l'impressione che la nostra comunità sia entrata, o stia per entrare, nella parte ripida della sua curva di sviluppo.
Nei prossimi articoli cercherò di analizzare gli ostacoli che abbiamo davanti e di trovare un modo per superarli.
Continuate a leggere.
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