Arriva l'Equinozio d'autunno, e con l'Equinozio arriva il Bustofolk, il grande festival di musica e cultura celtica di Busto Arsizio.
Un evento del genere, per me é un invito a nozze
Ma é anche e soprattutto un ritorno a casa, che mi permette di incontrare vecchi amici come Umberto Crespi dell'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys.
Assieme a lui c'era anche la Principessa Merida, (Grazie a Nadia dei Gens d'Ys per aver posato per questa foto) che raccoglieva le iscrizioni al torneo di tiro con l'arco "Brave" organizzato da Sagitta Barbarica, uno dei gruppi di ricostruzione storica che partecipavano all'evento.
Assieme a loro, la Compagnia del Cardo e del Brugo, che ha addirittura ricostruito un accampamento celtico dell'età del ferro all'interno dei giardini del Museo del Tessile di Busto Arsizio.
La resa di Vercingetorige é stata invece rimessa in atto da S. Giorgio e il Drago, con la partecipazione dei più piccoli che, d'ora in avanti non guarderanno più l'ora di Storia nello stesso modo.
Ammetto di avere un briciolo di invidia per questi bambini, perché hanno avuto la possibilità di fare sul serio quello che io facevo sul mio banco di scuola schierando le matite.
Nessuna festa celtica tuttavia, potrebbe dirsi davvero tale senza la musica, e soprattutto senza le cornamuse:
a queste ha pensato la Orobian Pipe Band, al cui ritmo si sono scatenati i danzatori delle Quattro Province.
E se pensate che la musica celtica sia solo un frastuono di cornamuse, due vecchie conoscenze mie e di questo sito, i gemelli Sangineto, vi convinceranno del contrario.
Mi dispiace di non aver potuto assistere alla loro esibizione con Carlos Núñez che ha concluso il festival, ma c'é sempre la prossima volta.
Mi scuso inoltre con Chiara Cailleach, le Green Clouds e tutti gli altri che non ho avuto modo di incontrare.
Data la complessità e la molteplicità degli argomenti trattati, ne parlerò più diffusamente nei prossimi post, quindi restate in contatto.
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