Storie di paura attorno al fuoco. Con Daniela Iotti |
In Apparenza.
La festa infatti é più spartana rispetto ai fasti delle due precedenti edizioni, forse per la contemporanea Cerimonia di Chiusura dell'Expo di Milano (che in realtà é un bene: finalmente é finita, adesso, se gli Dei ce lo permettono, possiamo tornare a occuparci di cose serie. E in fretta, abbiamo già perso fin troppo tempo). Forse perché la sala interna é stata ceduta a un'altra festa, relegandoci nel cortile e costringendoci a uscire e rientrare dal cancello per andare in bagno (non so se prenderla sul personale o protestare formalmente con l'Amministrazione).
Forse é stato il fatto che quest'anno non c'erano i bigliettini su cui scrivere desideri e propositi per l'anno nuovo, da gettare poi nel fuoco.
Antico e Moderno. Una tradizione che continua |
Perché io non vado al Capodanno Celtico per le conferenze sul Druidismo, che tra l'altro ho già sentito al Bustofolk, né per ballare (già fatto alla Notte d'Ys) e nemmeno per la musica: Samonios non é una discoteca, é il momento in cui il Mondo dei Vivi e Quello dei Morti si toccano, il tempo di riflettere sul passato e sul futuro, il tempo in cui riunirsi tutti e tornare a casa.
Io non vado al Capodanno celtico come se andassi a una festa, "non mi diverto più, quindi l'anno prossimo non vengo" (e a chi ho sentito dire così rispondo "Vai pure, non mi mancherai"). Per me, andare al Capodanno Celtico é come andare a trovare la mia fidanzata: ci vado anche se non mi va, ci vado anche se devo rinunciare a qualcos'altro, ci vado anche se so che litigheremo.
Ci vado perché la amo.
Così mi sono fatto prestare carta e penna (grazie alla ragazza che vendeva le torte) e il bigliettino me lo sono scritto da solo. E poi, l'ho gettato nel fuoco.
E ho visto che molti altri, attorno a me, avevano avuto la mia stessa idea.
Questo, secondo me, é stato il vero successo della Celebrazione di Samonios di quest'anno: non abbiamo più bisogno di una festa per attirarci, non abbiamo più bisogno di una spiegazione per comprendere il significato di questa notte: sappiamo dove andare, sappiamo cosa fare, e lo facciamo nonostante tutto.
Missione compiuta.
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