Il Professor Vash |
E infine, senza dubbio la più evoluta, la nostra Civiltà Anglosassone, i cui grandi Saggi sono da sempre impegnati nella ricerca della verità attraverso la Scienza, con l'aiuto delle Fate.
Tuttavia, questo nostro Diciannovesimo Secolo (ironia della Storia, contiamo gli anni basandoci proprio su uno di quegli arcaici culti mediterranei) é il Secolo degli Scettici: con lo Scisma Cartesiano la domanda "Esistono le Fate?" ha preso a tormentare tanto i circoli accademici quanto la gente comune.
Prima del 1650, una domanda del genere sarebbe parsa assurda: dubitare dell'esistenza delle Fate sarebbe stato come dubitare della neve dello scorso inverno, o delle foglie del prossimo autunno, o chiedersi se ci sarebbe stato il mese di ottobre anche l'anno venturo.
Come fa notare il poeta Percy Shelley, l'ossessione di Cartesio per la matematica é la prova lampante che la sua mente era stata sconvolta dai Grandi Antichi.
Lady Elisabeth Pepplepot |
Per questo motivo ritengo degna della massima lode l'iniziativa della nostra Lady Elisabeth Pepplepot, la quale, spinta dal desiderio di proteggere il nostro carattere, ma sempre in ottemperanza alla severa auto-disciplina con cui quel carattere si é formato nel corso delle generazioni, ha deciso di intraprendere una seria e documentata ricerca scientifica sulle Fate.
Tuttavia, la nobiltà delle intenzioni troppo spesso si infrange sullo scoglio della mancanza di mezzi.
Mi permetto quindi di suggerire a Lady Elisabeth una possibilità di finanziare le proprie ricerche, con l'augurio di poter presto pubblicare, in questa stessa sede, i felici risultati.
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