Il vostro amichevole Uomo-Ragno di cantone |
Certo, pur apprezzando il lavoro dei colleghi ticinesi, e il loro desiderio tutto svizzero di mettere bene a punto qualcosa prima di portarlo davanti al pubblico, mi auguro che questa fase di rodaggio passi presto, perché a una fiera del fumetto manca qualcosa senza i Cosplayer (ma soprattutto manca qualcuno - avrei voluto infatti incontrare i miei amici cosplayer del lato elvetico, di cui ho davvero sentito la mancanza e che spero di ritrovare al Japan Matsuri di Bellinzona).
Nello stile che ci caratterizza comunque, i cosplayer non si sono scoraggiati, e alcuni di loro sono venuti lo stesso in costume, mentre altri si sono accontentati almeno di un costume parziale.
Ben poco si é invece potuto fare per correggere l'altro grande elemento di squilibrio, che é purtroppo un effetto collaterale della situazione del mercato italiano, caratterizzato da un'offerta rachitica e autoreferenziale e da domanda perennemente insoddisfatta.
Poiché la Svizzera, al momento attuale, si trova in una situazione paragonabile a quella di un edificio appena costruito, i cui appartamenti sono ancora vuoti e non del tutto arredati, ha lo svantaggio di fare da cassa di risonanza agli echi della vicina editoria italiana, già portata, per sua natura, a circondarsi di una gran fanfara. Una volta costretti a confrontarci con il mondo esterno tuttavia, e non ho dubbi che succederà sempre più spesso, la realtà del nostro cortile emerge in tutta la sua tristezza.
"per tutti i mostri spaziali, Batman! Che cos'é quella cosa?"
"É un Bonellide, Robin! Presto dobbiamo ucciderlo, prima
che deponga le uova!"
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Le mie conclusioni a riguardo esulano dal contesto di questo articolo, e meriterebbero un approfondimento a sé stante che sarebbe troppo lungo da fare ora. Vi rimando, per il momento a quanto ho già detto nei miei articoli dedicati al Fantarona.
In attesa di tempi migliori, continuate a leggere.
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